Su Beko nubi più grigie. Si teme una "sforbiciata"

Il Ceo Balcioglu: "Abbiamo condotto una revisione completa delle nostre operazioni europee che ha rivelato problemi strutturali soprattutto in Polonia".

Su Beko nubi più grigie. Si teme una "sforbiciata"

Lo stabilimento Beko

Un panorama grigio popolato di nubi grigie. Si allungano i tempi per avere risposte su Beko. Era atteso per settembre il tavolo al ministero, caldeggiato da più parti, istituzioni, sindacati e politica, dopo l’annuncio della multinazionale che ha ‘preso’ il marchio Whirlpool della chiusura di due stabilimenti in Polonia. Una decisione che per le sigle potrebbe avere ripercussioni anche nelle Marche e nel Fabrianese. Il tavolo azienda sindacati e ministero dovrebbe andare in scena non prima di fine mese. Le sigle sono in pressing affinchè i turchi presentino un piano industriale. Giovedì da Siena il sottosegretario di Stato per lo Sviluppo economico. Fausta Bergamotto, durante il congresso nazionale dell’Ordine degli Ingegneri, ha dichiarato: "Abbiamo ipotizzato di convocare un tavolo con le rappresentanze sindacali per la fine del mese. Beko ci aveva annunciato comunque la necessità di un numero di certi mesi per l’elaborazione del piano industriale. Ora ci siamo e stiamo aspettando. Siamo in attesa" che l’azienda "presenti un piano industriale perché senza non siamo in grado di poter fare nessun tipo di considerazione o scelta". E poi: "Dobbiamo vigilare perché la situazione riguarda tanti stabilimenti in Italia. In questi mesi di governo non abbiamo mai visto chiudere un sito produttivo – ha evidenziato ancora- . Speriamo che la reindustrializzazione ci porti ad un mantenimento della produzione e dell’occupazione. Qualora una riorganizzazione, con eventuali scelte gestionali di impresa, non fosse possibile al 100 per cento, dobbiamo ottenere garanzie per mantenere l’occupazione e la produzione con la reindustrializzazione". Un mese fa i vertici Beko Europe hanno annunciato la chiusura di due stabilimenti polacchi con 1.800 lavoratori. Una notizia di fortissimo impatto piombata a Fabriano (dove gli occupati Beko, ex Whirlpool sono oltre mille) dove il calo produttivo degli ultimi mesi è evidente e si teme per la tenuta occupazionale. Una sforbiciata di quasi il 10% della forza lavoro del gruppo. "Sin dalla creazione di Beko Europe – ha detto il Ceo e presidente Ragip Balcioglu - nell’aprile 2024 abbiamo condotto una revisione completa delle nostre operazioni europee. Questa revisione ha rivelato problemi strutturali fondamentali all’interno della nostra base manifatturiera polacca".

Sara Ferreri