Ancona, 22 agosto 2018 - Una storia di squallore assoluto. Che squarcia un pomeriggio di caldo afoso nel capolugo marchigiano. All’ospedale regionale di Torrette arrivano a sirene spiegate le gazzelle dei carabinieri. I militari scendono, entrano e riescono subito dopo con un uomo in manette. È uno dei tanti clochard che da mesi, ormai, assediano il più grande ospedale delle Marche. Il perché di quel blitz così fulmineo davanti agli occhi esterrefatti di centinaia di persone, arriva poco dopo. La Procura di Ancona stava indagando da tempo su una storia squallida di violenze sessuali che si sarebbero consumate anche in un bagno dello stesso ospedale. L’artefice degli abusi sarebbe un romeno di 35 anni, senza fissa dimora, arrestato ieri in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale di Ancona.
Pesanti le accuse nei suoi confronti. Avrebbe ripetutamente abusato di un’altra clochard italiana di 41 anni, costringendola ad avere rapporti con lui nell’area dell’ospedale e anche in uno dei bagni. Il romeno è accusato anche di aver abusato della madre della clochard oltre che di rapina, avendo sottratto con la forza le elemosine raccolte dalle donne nelle lunghe giornate trascorse davanti all’ospedale.
Una situazione di profondo degrado di cui nessuno si sarebbe accorto di nulla. O meglio: qualcuno di sospetti li aveva anche avuti, ma mancavano le prove. Ecco, adesso i carabinieri ritengono di avere in pugno anche quelle. Sufficienti per poter mandare in carcere il mendicante. Tutto è venuto alla luce quando la clochard vittima di violenze si è rivolta ai carabinieri. Ha formalizzato una denuncia dettagliata. A quel punto gli inquirenti non potevano più aspettare.