REDAZIONE ANCONA

Stupri, stalking e violenze: il dossier: "In quattro anni aumento del 40%"

Tanto sono cresciute le richieste di misure cautelari per questo tipo di reati tutti da codice rosso. Il boom delle segnalazioni e delle denunce è però anche segno che il fenomeno non è più sommerso.

Oltre il 60% dei reati che comportano misure cautelari sono reati da codice rosso e tra questi la maggior parte riguardano la violenza contro le donne tra cui atti persecutori, stalking, lesioni, stupri fino ad arrivare ai femminicidi. E’ quanto emerso durante la presentazione ieri mattina in Prefettura dei risultati dell’edizione 2024 dell’Osservatorio provinciale sulla violenza di genere ed è stato sottolineato come negli ultimi 4 anni siano cresciute del 40% le richieste di misure cautelari da parte della Procura di Ancona per questa tipologia di reati come riferito dalla Procuratrice aggiunta Valentina D’Agostino. L’aumento delle segnalazioni e delle denunce è però anche segno che il fenomeno non è più sommerso come una volta, che le donne vittima di violenza sono più propense a parlare, a farsi aiutare, a denunciare i loro aguzzini. "Il fenomeno della violenza domestica e di genere è soprattutto culturale – ha ricordato il vice prefetto Simona Calcagnini – il report che presentiamo è frutto di un lavoro corale che non ha la pretesa di essere perfetto ma un primo passo per arrivare a un cambiamento anche nella formazione di chi è chiamato ad intervenire, dalle forze di polizia ai servizi sociali, dagli operatori sanitari ai magistrati".

In aumento anche le donne che si rivolgono ai centri anti violenza a riprova del fatto che oggi c’è maggiore consapevolezza di un fenomeno che è spesso retaggio di una società fortemente patriarcale dove la violenza era sottaciuta o, peggio, giustificata. Alla redazione del documento, un unicum a livello regionale, hanno partecipato tutte le componenti della "Rete provinciale per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere della provincia di Ancona". Tra i tipi di violenza denunciati dalle donne nel 2023 – 748 casi nelle Marche e 183 nella nostra provincia – compare la violenza psicologica (91,8% dei fatti denunciati a livello regionale; 80,9% ad Ancona), seguita da violenza fisica (68,3% e 59,6%), minaccia (69,4% e 54,6%), violenza economica (51,7%, 33,33%), stalking (25,5%, 12,6%) ma anche stupro o tentato stupro (7,4% del totale dei casi regionali, 8% ad Ancona). Nella regione, nel 2023, sono stati denunciati cinque casi di violenza collegati a matrimoni forzati o precoci, tre per aborti forzati e quattro legati a vittime della tratta ai fini di prostituzione. Il prefetto Saverio Ordine ha sottolineato l’importanza delle azioni per evitare le violenze e portare la donna a poter denunciare in sicurezza in modo da perseguire in maniera efficace chi commette il reato.

Ilaria Traditi