REDAZIONE ANCONA

Studentessa perseguitata e minacciata. Universitario ammonito per stalking: "Torna con me o vivrai un inferno"

Il 25enne non si rassegnava alla fine della loro storia d’amore e ha iniziato a inseguirla e a chiamarla. La ragazza per paura ha anche smesso di frequentare le lezioni in ateneo ed era tornata dai genitori.

I controlli della polizia sulle strade cittadine. Ennesimo provvedimento del questore per stalking

I controlli della polizia sulle strade cittadine. Ennesimo provvedimento del questore per stalking

Lascia il ragazzo con cui è stata un anno e lui, non rassegnandosi ad averla persa, inizia a tormentarla e a minacciarla. "Ti renderò la vita un inferno come tu l’hai resa a me". A reagire così è stato uno studente universitario di 25 anni che nei giorni scorsi è stato ammonito per stalking dal questore Cesare Capocasa. Vittima degli atti persecutori è stata la sua ex fidanzata, 20 anni, anche lei studentessa universitaria. I due frequentano la stessa facoltà e proprio conoscendosi ad Ancona hanno iniziato una storia d’amore condividendo pure l’alloggio universitario. La relazione è proseguita per 12 mesi ma ad un certo punto la 20enne si è resa conto che non era più innamorata del 25enne e così ha detto basta. Non voleva più frequentarlo, uscire con lui, voleva tornare alla sua vita di sempre e continuare gli studi per laurearsi. Il ragazzo non lo ha accettato. Prima avrebbe provato a riconquistarla poi è passato alle maniere più forti. Più volte l’avrebbe intimorita per convincerla a tornare con lui. La seguiva, la chiamava spesso. Preoccupata e spaventata la giovane ha iniziato a non frequentare più assiduamente le lezioni universitarie per la paura di incontrarlo e ha lasciato anche l’alloggio per non vederlo e si è rifugiata a casa dei genitori che abitano fuori regione. Ogni volta però che tornava ad Ancona il 25enne avrebbe cercato di avvicinarla, tampinandola e continuando a minacciarla che non avrebbe più avuto una vita serena se non fosse tornata con lui. La giovane a quel punto si è sentita in pericolo e si è rivolta alla polizia riferendo quello che le stava accadendo. Avviate le pratiche il questore ha emesso il provvedimento dell’ammonimento. Al destinatario della misura è stato spiegato che se continuerà a vessare la parte lesa la sua condotta diventerà perseguibile d’ufficio senza una specifica denuncia da parte della vittima. "Aiutiamo tutte le vittime di maltrattamenti e atti persecutori – osserva il questore – ad uscire da queste difficili situazioni che incidono sulla vita privata, sociale e lavorativa del singolo. I poliziotti e le poliziotte ci sono sempre a tutela delle donne e degli uomini che subiscono tali condotte. E’ importante parlarne sempre e chiedere aiuto già al primo segnale di violenza".