Torna a casa dopo il lavoro e assiste in diretta alla morte del suo fidanzato. La tragedia si è consumata nella notte tra ieri e giovedì, nel quartiere delle Grazie. A perdere la vita è stato un 30enne di origine egiziana, regolare sul territorio italiano. L’uomo era a casa, dove conviveva con la sua fidanzata di 51 anni, italiana.
La donna ha fatto in tempo a vederlo che beveva alcolici e fumava quando si è avvicinato alla finestra, l’avrebbe aperta nel tentativo di affacciarsi, probabilmente per prendere una boccata d’aria, stramazzando poi a terra privo di sensi. Prima di accasciarsi ha pronunciato delle parole in arabo che però sono state incomprensibili alla donna. Forse una richiesta di aiuto. La fidanzata ha cercato di soccorrerlo ma lui è rimasto immobile così ha chiamato il 112 e sul posto sono arrivati il 118 con l’automedica e una ambulanza della Croce Gialla. Sul 30enne è stata iniziata una rianimazione cardiaca ma il suo battito non ha mai ripreso. Non c’è stato altro da fare se non constatare la morte. Nell’appartamento è stata chiamata la polizia intervenuta con la Scientifica, per i rilievi del caso, e la squadra Mobile che si sta occupando dell’indagine. La donna è stata sentita sul posto e in quella circostanza ha spiegato che lei era appena tornata a casa quando lo ha visto accusare un malore. L’egiziano avrebbe solo bevuto un po’ troppo. Un’abitudine che aveva. In casa non è stata trovata droga (potrebbe però essere stata fatta sparire prima dell’arrivo della polizia) e non è chiaro se il 30enne ne facesse uso. Ha avuto un arresto cardiaco forse per qualcosa che ha assunto con l’alcol. A stabilire di cosa è morto sarà l’autopsia disposta dalla pm Serena Bizzarri che ha aperto un fascicolo senza ancora nessuna ipotesi di reato. La salma è stata infatti posta sotto sequestro giudiziario. La polizia ha sequestrato, sempre su richiesta della Procura, anche i cellulari dell’egiziano e della fidanzata per controllare le loro ultime attività e conversazioni.
ma. ver.