Giuliano Nicoletta, 51 anni di Numana, dal 2019 dipendente Moderna. "Anch’io attendo gli stipendi per il lavoro di manutenzione delle vigne effettuato da agosto 2023 a gennaio di quest’anno più il Tfr. Mi sono dimesso a febbraio per giusta causa e ho avviato l’iter per il decreto ingiuntivo ma ad oggi non ho avuto risposte. Ho lavorato anche per Moncaro in cantina per un periodo e anche con loro sono in arretrato di un mese. Siamo stanchi di tutte queste parole che non portano mai a nulla e di questi discorsi e chiediamo aiuto al Ministero per una soluzione che potrebbe essere la liquidazione per tutelare noi lavoratori. Io non ho una famiglia da mantenere come magari altri miei ex colleghi ma una situazione comunque drammatica, all’età di 51 anni. Si fa molto difficoltà a trovare un lavoro stabile che possa consentire di andare avanti bene. Eravamo in 50 persone a lavorare per Moderna l’anno scorso poi mano a mano che non venivamo pagati molti hanno cercato altro e si sono dimessi. Abbiamo chiesto più volte incontri al presidente senza avere risposte e alla cena di Natale scorso ci avevano promesso per l’ennesima volta che avrebbero pagato gli stipendi. Ci siamo fidati, ma quando abbiamo visto che l’ennesima promessa non era andata a buon fine, abbiamo deciso di andare per via legale. A mio avviso la vendemmia quest’anno si poteva fare tranquillamente, quella meccanizzata anche con una decina di trattoristi, ma è come se ci fosse stata una volontà di non vendemmiare, non si capisce il perché. Non si è trovato l’accordo economico con Moncaro dicono, ma noi non vediamo chiarezza, nè segnali che possano farci sperare di riprendere quanto perduto né tantomeno di riavere il nostro lavoro".
Cronaca"Stipendi arretrati. Vigne abbandonate"