
Il viceministro Rixi con il governatore delle Marche Francesco Acquaroli in un recente incontro all’Autorità portuale di Ancona
Evitare a tutti i costi uno stop prolungato dei lavori del raddoppio della variante alla Statale 16. E’ l’obiettivo che si è prefissato il Ministero delle Infrastrutture sotto pressione della Regione e del governatore Francesco Acquaroli. E così, appena due giorni fa, c’è stato un primo contatto tra Anas e la ditta che ha vinto l’appalto per realizzare il grande intervento. Sul tavolo le questioni tecniche del progetto che avrebbero convinto l’azienda ad abbandonare il cantiere fermando i lavori. Il ministero ha fissato l’obiettivo: chiarire le varie questioni tra Anas e ditta per riprendere al più presto l’intervento.
Alla base dello stop ci sarebbero i progetti relativi alla realizzazione di due gallerie che la ditta appaltatrice contesta. Ma su questo fronte Anas si sarebbe resa disponibile a verificare il tutto affidando al Consiglio consultivo tecnico uno studio approfondito. Quindi massima apertura per andare incontro alle preplessità della ditta che è sul cantiere.
Quello che meraviglia è che, davanti a un problema tecnico, la ditta abbia deciso di abbandonare completamente il cantiere invece di attendere gli sviluppi andando avanti sulle altre opere. Il progetto complessivo è stato completato per il 27% del lavoro. Allo stesso tempo sono stati anche collocati tutti i piloni dei viadotti che, se completati porterebbe al 50% gli interventi complessivi portati a termine. Il nodo delle due gallerie rappresenterebbe un buon 40% dell’intera opera.
Il viceministro Rixi dopo le direttive date due giorni fa attende ora la prossima settimana per verificare i passi avanti compiuti da Anas e ditta al fine di trovare un’intesa per poter proseguire nella realizzazione dell’opera. Una vicenda che sta molto a cuore al governatore Acquaroli che, pochi giorni fa aveva sottolineato come "ho sempre portato ad esempio questa opera per la celerità con la quale stava andando avanti". Anche perchè la preoccupazione di Acquaroli è che un ritardo sulla variante possa influire anche nella realizzazione dell’"Ultimo miglio" come uscita diretta verso l’autostrada dal porto. Il viceministro Rixi dal canto suo aveva ribadito come "noi vogliamo riconoscere all’azienda il costo reale dell’opera. L’appalto è partito prima del Covid, anche se per legge sono stati riconosciuti i rincari dei prezzi. Servirà una variante, vediamo. Da parte nostra massima disponibilità, ma voglio prima di tutto capire se l’impresa ha intenzione di terminare l’opera oppure no". E questo lo si capirà nei prossimi giorni.