Crescono arrivi e presenze di turisti nelle Marche, soprattutto degli stranieri. Ma anche i movimenti interni, dall’Italia, mantengono il segno positivo. La Regione ha infatti presentato i dati dell’alta stagione, ovvero i mesi di giugno, luglio e agosto, il periodo clou per il turismo balneare. Lo ha fatto direttamente il governatore Francesco Acquaroli, ieri pomeriggio, al Forum internazionale del turismo, a Firenze. E i numeri raccontano una stagione dal segno "più", in tutte le casistiche. Così i dati avvalorano e superano un trend già in crescita negli ultimi due anni, nei quali le Marche hanno segnato il record assoluto. "La continua crescita conferma che le Marche sono una destinazione interessante e richiesta da turisti italiani e stranieri. Siamo in aumento sia negli arrivi che nelle presenze, in maniera particolare quelle straniere, che registrano un +14%, nonostante una stagione che anche a livello nazionale ha avuto difficoltà – esulta Acquaroli –. Potevamo attenderci una flessione, soprattutto perché la stagione estiva è stata condizionata dal maltempo e dalla mucillagine. Ci fa piacere registrare invece che nonostante queste variabili, il turismo nelle Marche cresce ancora".
In particolare, secondo i dati dell’Osservatorio regionale del turismo, il totale delle presenze sale a 9.323.016 (+2,94% sul 2023), mentre gli arrivi complessivi hanno raggiunto 2.050.953 unità, +2,6% (per presenze si intende il numero di notti trascorse, mentre per arrivi il numero di turisti arrivati nelle strutture ricettive, ndr). Gli arrivi di turisti stranieri sono stati 365.695 (+8,9%), mentre le presenze hanno raggiunto quota 1.650.452 (+14,31%). La provenienza è in larga parte da Germania, Olanda, Francia e Gran Bretagna, ma anche da Stati Uniti e Nord Europa. I turisti italiani però continuano a costituire la parte rilevante del turismo nella regione (l’82%, contro il 18% estero). Gli arrivi interni hanno registrato 1.685.258 unità (+1,33%), mentre le presenze hanno raggiunto 7.672.564 (+0,79%). I più affezionati provengono da Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Lazio e Trentino. Ora l’obiettivo è di superare quota 10 milioni di presenze nei primi otto mesi del 2025. E per farlo la Regione sta cercando di rilanciare sempre di più i borghi. Perché "la nostra è una regione che ha un enorme potenziale", aggiunge Acquaroli. "Quest’anno abbiamo avviato una serie di bandi rivolti al settore turistico dal valore di 60 milioni, tra cui il bando destinato ai borghi per oltre 24 milioni. Una strategia che supera in totale stanziamenti per 100 milioni rivolti soprattutto alle imprese. E i dati in continua crescita rafforzano la nostra strategia e la direzione già intrapresa".