"Ma quali soldi versati per gli stipendi, Massimiliano Polci ha solo e parzialmente fatto fronte a quanto deve alla Ssc Ancona per i contratti di sponsorizzazione sottoscritti la scorsa estate e per cui avrebbe dovuto corrispondere la somma pattuita entro il 18 agosto scorso". Lapidario l’amministratore delegato biancorosso Antonio Recchi, irritato dalle dichiarazioni di Polci dei giorni scorsi: "L’Ancona in questo momento ha bisogno di certezze". La certezza è il socio Stefano Marconi, insomma, di cui Antonio Recchi è il braccio destro, l’imprenditore-patron che finora ha fatto fronte a tutti i propri impegni economici e che ha promesso di far fronte anche a eventuali mancati versamenti da parte del socio di Belforte del Chienti. Domani ci sarà il cda per sfiduciare il presidente, ma anche il segretario Andrea Manciola e il tesoriere Gianluca Brilli. Tutti e tre silurati per la frattura che s’è venuta a creare all’interno della società a causa delle promesse economiche non mantenute dal presidente. Questa, almeno, è la versione dell’amministratore delegato Antonio Recchi, supportata però dal socio Stefano Marconi e dagli altri consiglieri di maggioranza in direttivo, e sostenuta anche dallo staff tecnico. Alla cena da Qualità è Amore dell’altra sera, nonostante il clima natalizio, un tavolo con Marconi, Recchi, Egidi, Gadda e Ancarani e un altro con Polci, Manciola, Brilli e altri. Una frattura che appare insanabile: "Ancarani e Guerini non ci vogliono neanche parlare. Un conto è il rispetto del ruolo, altra cosa le promesse non mantenute". Cena di Natale anche per rasserenare l’ambiente? Figuriamoci: "E’ servita a far capire che ci sono tre persone che non sono gradite a nessuno, che sia chiaro" tuona ancora Antonio Recchi, che poi prosegue nella spiegazione: "Si può affidare una società come l’Ancona a una persona inaffidabile? Per questo progetto ci vogliono soldi, il presidente dell’Ancona è un ruolo importante, non si gestisce così una società del valore dell’Ancona. Ora Polci non gode della fiducia di Marconi. Possiamo proseguire in questo modo? La società è creditrice nei suoi confronti per una cifra molto importante, la scorsa settimana ha versato 65mila euro ma di fronte alla minaccia di un recupero forzato, ne mancano all’appello ancora 75mila. Venerdì parleremo della sfiducia ma anche delle azioni legali da intraprendere per il recupero delle cifre non pagate dagli sponsor. E l’unico che non ha finito di pagare è lui". Dovrebbe essere Vincenzo Guerini ad assumere l’incarico di presidente.
Giuseppe Poli