PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Spostamento dei traghetti ad Ancona: ecco i rendering del progetto

Alle banchine ex silos ormeggeranno soltanto due navi in contemporanea. Si alleggerisce l’area storica

Alle banchine ex silos ormeggeranno soltanto due navi in contemporanea. Si alleggerisce l’area storica

Alle banchine ex silos ormeggeranno soltanto due navi in contemporanea. Si alleggerisce l’area storica

Ancona, 11 aprile 2025 – Spostamento di parte dei traghetti dal Porto Antico alle banchine ex silos e stazione ferroviaria ‘Ancona Marittima’: due nodi correlati tra loro che però non sembrano mettere d’accordo le istituzioni. Sul trasloco dei traghetti verso l’Albania (area extra Schengen) e Croazia, la ‘filiera’ di centrodestra, compresa la presidenza dell’Autorità portuale dorica, porterà a termine un percorso iniziato anni fa con la precedente Authority e con altre amministrazioni politiche.

Abbiamo pensato di riproporre dei rendering dell’epoca in cui ben si evidenzia il tipo di intervento che andrà fatto, il posizionamento delle navi, i pontoni e così via. Come ben evidenziato e già ricordato dal Carlino, sulle banchine 19-21 verranno ormeggiate le navi che oggi vengono accolte dalla 8 alla 10 attorno al molo Wojtyla (davanti alla capitaneria di porto), ossia quelle che collegano Ancona alla Croazia e all’Albania. In quel tratto, dalla Facility F fino all’edificio che ospita la Port Authority, le barriere a quel punto potranno essere tolte e resterebbero soltanto dalla banchina 13 fino alla 16, al molo Da Chio, dove continueranno ad attraccare i traghetti da e per la Grecia e le crociere.

Alle banchine ex silos ormeggeranno dunque soltanto due traghetti in contemporanea, i ‘greci’ resteranno dall’altra parte, ma non sarà consentito l’attracco a un solo ferry come sostengono alcuni. Spostare il traghetto della Adria Ferries, l’AF MIA, una delle navi più lunghe e di qualità, dall’altra parte, significa togliere oltre il 20% del traffico veicolare che non inciderebbe più sulla mobilità del Porto Antico.

L’altra opera al centro delle discussioni è il collegamento ferroviario dall’aeroporto allo scalo portuale attraverso la stazione centrale. Regione e Comune sono decisi a riattivare, dieci anni dopo, il collegamento fino alla fermata ‘Ancona Marittima’ all’altezza della Banca d’Italia. Non sarà facile, tuttavia, per questioni tecnico-logistiche, ma anche economiche. Così com’è l’assetto, con i binari, il passaggio a livello al Mandracchio e la circumnavigazione della Mole non può andare. Servirebbero progettazioni e opere importanti e costose e tutto sta a capire se l’investimento sarebbe economicamente vantaggioso. Allungare il contratto di servizio con Rfi (Rete ferroviaria italiana) è un altro capitolo finanziario da non sottovalutare. Di fronte a un’utenza non così ampia il servizio rischia di diventare svantaggioso a livello di costi.