
Alle banchine ex silos ormeggeranno soltanto due navi in contemporanea. Si alleggerisce l’area storica
Ancona, 11 aprile 2025 – Spostamento di parte dei traghetti dal Porto Antico alle banchine ex silos e stazione ferroviaria ‘Ancona Marittima’: due nodi correlati tra loro che però non sembrano mettere d’accordo le istituzioni. Sul trasloco dei traghetti verso l’Albania (area extra Schengen) e Croazia, la ‘filiera’ di centrodestra, compresa la presidenza dell’Autorità portuale dorica, porterà a termine un percorso iniziato anni fa con la precedente Authority e con altre amministrazioni politiche.
Abbiamo pensato di riproporre dei rendering dell’epoca in cui ben si evidenzia il tipo di intervento che andrà fatto, il posizionamento delle navi, i pontoni e così via. Come ben evidenziato e già ricordato dal Carlino, sulle banchine 19-21 verranno ormeggiate le navi che oggi vengono accolte dalla 8 alla 10 attorno al molo Wojtyla (davanti alla capitaneria di porto), ossia quelle che collegano Ancona alla Croazia e all’Albania. In quel tratto, dalla Facility F fino all’edificio che ospita la Port Authority, le barriere a quel punto potranno essere tolte e resterebbero soltanto dalla banchina 13 fino alla 16, al molo Da Chio, dove continueranno ad attraccare i traghetti da e per la Grecia e le crociere.
Alle banchine ex silos ormeggeranno dunque soltanto due traghetti in contemporanea, i ‘greci’ resteranno dall’altra parte, ma non sarà consentito l’attracco a un solo ferry come sostengono alcuni. Spostare il traghetto della Adria Ferries, l’AF MIA, una delle navi più lunghe e di qualità, dall’altra parte, significa togliere oltre il 20% del traffico veicolare che non inciderebbe più sulla mobilità del Porto Antico.
L’altra opera al centro delle discussioni è il collegamento ferroviario dall’aeroporto allo scalo portuale attraverso la stazione centrale. Regione e Comune sono decisi a riattivare, dieci anni dopo, il collegamento fino alla fermata ‘Ancona Marittima’ all’altezza della Banca d’Italia. Non sarà facile, tuttavia, per questioni tecnico-logistiche, ma anche economiche. Così com’è l’assetto, con i binari, il passaggio a livello al Mandracchio e la circumnavigazione della Mole non può andare. Servirebbero progettazioni e opere importanti e costose e tutto sta a capire se l’investimento sarebbe economicamente vantaggioso. Allungare il contratto di servizio con Rfi (Rete ferroviaria italiana) è un altro capitolo finanziario da non sottovalutare. Di fronte a un’utenza non così ampia il servizio rischia di diventare svantaggioso a livello di costi.