Sport e impianti tra lavori, scontri e inagibilità

Un week end complicato soprattutto per il calcio che deve fare a meno di due impianti: volontari al lavoro

Sport e impianti tra lavori, scontri e inagibilità

Lo stadio Amadio

Tra lo stadio Roccheggiani, un cantiere a cielo aperto (per la tribuna non ancora pronta) e al centro delle feroci discussioni dopo il celeberrimo ricorso al Tar, nonché gli stadi Fioretti e Amadio messi in ginocchio dall’alluvione (ancora chiusi per effetto dell’ordinanza del sindaco), si va verso un weekend – ma il problema potrebbe protrarsi – in cui il "solo" campo da calcio pienamente operativo sarà quello del Neri di via Liguria. La casa del Palombina Vecchia, società di Seconda categoria, che tecnicamente giocherebbe le partite in casa all’Amadio – come la prima squadra della Falconarese –, ma il terreno di gioco in erba sintetica ha subito pesanti ripercussioni dopo l’ondata di acqua e fango di giovedì. Non è ancora chiaro quantificare i danni con precisione. In questa fase emergenziale, le priorità sono ovviamente altre. Al contempo, dunque, non è noto comprendere quando l’Amadio potrà tornare a disposizione. E allora non è da escludere che, quando il periodo di massima criticità sarà alle spalle, bisognerà riprendere la discussione anche per il Roccheggiani, gestito dall’Olimpia Juventu Falconara ‘90, che, a questo punto, potrebbe diventare indispensabile per consentire – almeno alla Falconarese – di disputare le sfide casalinghe. Appare assai probabile che società e amministratori dovranno sedersi a tavolino per trovare una soluzione. Soprattutto nell’ottica di assicurare ai (tanti) tesserati, in testa i giovani dei vari settori giovanili, di fare sport. La situazione meno preoccupante, per certi versi, sembrerebbe quella del Fioretti, quartiere generale della Castelfrettese (Prima categoria), il cui manto erboso (naturale) avrebbe grosso modo tenuto nonostante le copiose piogge. Insomma, un futuro ancora da decifrare. Di certa c’è la solidarietà: gli stessi giovani della Castelfrettese, ma non solo, accompagnati da dirigenti e tecnici, sono stati visti ieri pomeriggio all’Amadio – dove alcuni gruppi giocano – a pulire gli spogliatoi dal fango assieme al custode dell’impianto. Il gol più bello, alla faccia dell’alluvione.