GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Spiagge Niente bagnini? Si chiude l’1 settembre

Ordinanza nazionale della Capitaneria arrivata negli stabilimenti a pochi giorni dalla data scelta. I balneari: "Un’altra mazzata"

Spiagge Niente bagnini? Si chiude l’1 settembre

Corsa contro il tempo per trovare una soluzione per le spiagge non solo marchigiane

"Una mazzata inaspettata. Stavolta rischiamo davvero di chiudere e non riaprire. Non osiamo pensare alle conseguenze". Sono parole di rabbia e frustrazione, quelle degli operatori balneari dell’Anconetano, dopo aver ricevuto – giovedì – un’ordinanza dalla Capitaneria di porto (nazionale, ma recepita e inviata dalla sede locale) in cui si fa presente che, in assenza di servizio di salvataggio, gli ombrelloni dovranno rimanere chiusi oltre la data del primo settembre (quando il servizio, solitamente, cessa). "Non tanto per il provvedimento in sé, da uomini e donne di mare la tutela della vita umana è il nostro credo – esordiscono i balneari di Palombina Nuova Claudio Fiorini Granieri del Tropical e Anna Paola Guagenti di Romano –. Quanto piuttosto per i tempi in cui la detta misura è arrivata. Ed ovvero a tre giorni scarsi dall’immediata attuazione. Pur comprendendone la ratio, troviamo francamente illogico il poco preavviso". E in effetti il tempo stringe perché non sarà facile individuare dei bagnini disponibili a garantire un "servizio extra", al di fuori del periodo inizialmente pattuito, "specie perché molti di loro hanno lavorato per tre mesi ed essendo in età scolastica a breve torneranno sui banchi. Stiamo provando a trovarli, ma è complesso", aggiunge Gianfranco Cirulli, presidente di Co.Bà. e titolare Playa Solero.

Da una missiva dei mesi scorsi, gli chalet potevano rimanere aperti per scopi elioterapici in assenza di servizio di salvataggio. Ora parrebbe di no. "Molti di noi hanno sottoscritto dei contratti con il personale di terra fino al 30 settembre, secondo il calendario della stagione balneare dettato dalla Regione Marche. Con gli stabilimenti chiusi, cosa dovremmo fare? Mandarli a casa? Alla faccia della destagionalizzazione. Confidavamo di poter proseguire per tutto il mese, altri fino a ottobre. Da lunedì rischiamo di chiudere baracca e burattini". Le diplomazie sono al lavoro, tra queste quelle di Confcommercio Marche e Marche Centrali. Alcuni segnali di apertura sarebbero arrivati. "Abbiamo avuto un confronto proficuo con la Capitaneria – spiega il direttore Massimiliano Polacco – e abbiamo chiesto uniformità regionale di interpretazione sulle distanze di sicurezza, come nel caso di San Benedetto: un bagnino ogni 300 metri nei giorni feriali. La tutela dei bagnanti è essenziale, ma in previsione di un afflusso minore di persone a settembre, così si potrebbe rispondere a questa esigenza". Il senso: in piena stagione è presente un operatore in torretta ogni 150 metri, nella bassa potrebbe bastarne uno ogni 300. Il problema non riguarda soltanto Palombina Nuova, ma anche Falconara e Senigallia, mentre su Portonovo la situazione è differente: "Possiamo tenere aperti fino all’8 settembre – dice Edoardo Rubini di Emilia – e anche il nostro desiderio sarebbe quello di proseguire oltre quella data, ma ci atterremo alle disposizioni. La sicurezza è quello che più conta". Insomma, un futuro incerto. Come non bastasse la Bolkestein, al netto delle riflessioni in corso tra Governo e Europa per una proroga al 2027 della messa a gara delle concessioni. "Non meritavamo un altro colpo di scena finale", il pensiero comune.