Ancona, 25 settembre 2024 – Simone Gresti subito a processo. La Procura di Ancona ha chiesto e ottenuto dal gip Carlo Masini il giudizio immediato per il 46enne di Moie finito al centro della scomparsa della ex fidanzata Andreea Rabciuc, la 27enne di origine romena sparita in Vallesina il 12 marzo del 2022 e ritrovata ormai cadavere il 20 gennaio scorso in un casolare abbandonato nelle campagne di Montecarotto.
La richiesta di mandarlo subito a processo è stata fatta dalla pm Irene Bilotta solo per i fatti relativi alla droga e per i quali a giugno scorso Gresti è finito agli arresti domiciliari a casa dei genitori, a Moie. Le indagini dei carabinieri, avviate subito dopo la scomparsa di Andreea, avevano portato a fare emergere diversi episodi in cui Gresti avrebbe spacciato droga, in particolare cocaina, a più avventori della Vallesina e anche alla stessa ex fidanzata. Una attività investigativa culminata tre mesi fa e conclusa con l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari disposti dal giudice delle indagini preliminari Carlo Masini. Gli inquirenti avrebbero ricostruito numerosi episodi di spaccio a carico di Simone, per lo più nelle zone di Moie di Maiolati Spontini, Castelplanio e Monsano. Quando a giugno gli era stata notificata la misura cautelare, ancora adesso attiva, gli era stato contestato anche un altro reato, quello di maltrattamenti nei confronti sia di Andreea che della attuale fidanzata. I domiciliari però erano scattai solo per lo spaccio di droga anche se quantitativi concreti di sostanze stupefacenti, nelle sue mani, non sono stati mai trovati. Stando alle indagini dei carabinieri però il 46enne avrebbe continuato a spacciare anche poco prima di finire ai domiciliari.
Per questo la richiesta della misura cautelare. Il giudizio immediato, chiesto perché per la Procura la prova dello spaccio sarebbe certa, gli è stato notificato nei giorni scorsi ed è stata fissata già anche la data in cui inizierà il processo per lui, il 14 novembre prossimo. La difesa di Gresti, all’avvocato Emanuele Giuliani si è aggiunto anche l’avvocato Gianni Marasca, valuterà la richiesta di riti alternativi tra i quali anche la messa alla prova che se accolta potrebbe addirittura estinguere il reato evitando il processo. Resta ancora aperta invece l’indagine relativa alla scomparsa e al ritrovamento di Andreea dove Gresti è indagato a piede libero per omicidio volontario, sequestro di persona, istigazione al suicidio. Si attende il deposito di alcune perizie tecniche. Per la Procura Simone è l’unico responsabile della fine della 27enne con cui ha passato l’ultima notte in cui era viva, dentro la roulotte con altri due amici, litigando fino alle prime luci del mattino quando Andreea si è allontanata sulla Montecarottese a piedi, da sola e senza cellulare perché era rimasto in possesso a Simone. Come sia entrata poi nel casolare, a meno di un chilometro dalla roulotte, e come sia morta è ancora da chiarire.