REDAZIONE ANCONA

Spaccatura in Consiglio. Prima crepa in maggioranza. Tutta colpa delle sigarette

Al capogruppo di Fratelli d’Italia non è piaciuto il voto favorevole a una mozione del centrosinistra che chiedeva di prevedere dei posacenere sulle strade.

Al capogruppo di Fratelli d’Italia non è piaciuto il voto favorevole a una mozione del centrosinistra che chiedeva di prevedere dei posacenere sulle strade.

Al capogruppo di Fratelli d’Italia non è piaciuto il voto favorevole a una mozione del centrosinistra che chiedeva di prevedere dei posacenere sulle strade.

Clamoroso al ‘Cibali’ disse il 4 giugno Sandro Ciotti commentando la vittoria del Catania sull’Inter nel 1961, una frase passata alla storia. La locuzione cala a pennello se al posto dello stadio siciliano si intenda la sala del consiglio comunale di Ancona dove ieri, verso la fine della seduta, si è consumata una spaccatura all’interno del centrodestra, più precisamente nel gruppo di Fratelli d’Italia. Protagonisti della prima, vera lite verbale della legislatura il capogruppo Jacopo Toccaceli (nella foto), restio a votare una mozione presentata dalla minoranza fino a scoppiare in una protesta tutt’altro che velata, è Angelica Lupacchini, rea di aver sostenuto la votazione favorevole della mozione.

Una delle sedute consiliari più calme e prive di argomenti di spicco da trattare (a parte la variazione del Piano triennale delle opere pubbliche), tra bandi pubblici per anziani, garante per gli animali, bus per gli studenti universitari, campetti e strisce pedonali, alla fine ha trasformato l’aula in un’arena. Il gruppo del partito di Giorgia Meloni si è spaccato praticamente in due, con Maria Grazia De Angelis e Carla Mazzanti a sostegno di Toccaceli e il resto dei consiglieri dalla parte della Lupacchini, di fatto sostenuta dal grosso della maggioranza.

Tutto è partito dalle due mozioni presentate a proposito dell’invito nei confronti della giunta a prevedere dei posacenere in città per evitare che le cicche di sigarette finiscano a terra. A quella della Mazzanti si è affiancato il documento di Giacomo Petrelli (Pd) che in più chiedeva alla polizia locale di fare dei controlli e interventi in caso di mancato rispetto da parte dei cittadini. Angelica Lupacchini si è dimostrata favorevole all’approvazione del documento di Petrelli, magari sistemandolo ed edulcorandolo un po’, ma questa posizione non è piaciuta al capogruppo Toccaceli.

La seduta del consiglio ne ha risentito, prima le dispute e poi la riunione di maggioranza che di fatto ha alimentato il fuoco. Sono volate parole grosse, urla che hanno varcato lo spessore delle pareti della sala consiglio. A Toccaceli e soci non è piaciuto neppure il voto favorevole alla mozione di Petrelli da parte di tutti di Ancona Protagonista, sindaco Silvetti compreso.

Alla fine, dopo urla e minacce, tutto il gruppo di Fratelli d’Italia ha votato e approvato le due mozioni. Un solo astenuto in aula, Massimo Mandarano (Grupo Misto-Italia Viva). Magari la frattura si sanerà, ma intanto la prima, vera crepa nel centrodestra che guida il Comune dorico è agli atti.

Pierfrancesco Curzi