
L’azienda si è mossa prima della decisione del Tar, ma tutto resta ancora da decifrare.
Il sito dell’antenna di via Molino Mensa è stato demolito. I residenti non ci speravano, anzi, nel gennaio scorso, avevano ricevuto notizia che il Comune avrebbe potuto riaccendere l’impianto prima della decisione del Tar che si esprimerà in primavera. Il comitato ribadiva: "Come cittadini del quartiere abbiamo espresso il nostro dissenso rispetto alla sua collocazione in prossimità di un’area verde attrezzata e del centro ricreativo ’Aquilone’, entrambi destinati a bambini e nei pressi della sede della Croce Rossa. Così come abbiamo più volte espresso il nostro disappunto". Il comitato si è confrontato sia con l’amministrazione Pugnaloni che, poi, con quella dell’ex sindaco Pirani. Nel giugno scorso il comitato ha presentato ricorso al Tar e l’amministrazione uscente segnalato un abuso edilizio. "Dopo due giorni i lavori sono stati sospesi perché la stessa compagnia telefonica ha dichiarato di avere commesso un errore nel posizionamento del palo di supporto dell’antenna. Nel frattempo era periodo di ballottaggio politico, quindi è stato tutto sospeso".
A fine ottobre il comitato ha diffidato il Comune ad adottare il provvedimento sanzionatorio su quello sforamento dello spazio da parte della compagnia. Non si è mosso nulla. Il 16 il comitato, tramite l’avvocato Emanuele Silvi, ha notificato una diffida sul silenzio del municipio. Lunedì scorso sono partiti i lavori di demolizione dell’antenna che tuttora giace, in tutta la sua lunghezza, a terra. Il Tar si pronuncerà sul ricorso a fine maggio e tutto ancora può succedere, anche, ad esempio lo spostamento dell’antenna in altro sito.