Zandegù*
Cuore, competenza sportiva, ma soprattutto, una società solida ed un progetto credibile: questi gli ingredienti indispensabili per riportare Ancona calcistica nei palcoscenici che merita dopo l’ennesima debacle nel giro di vent’anni. Il cuore e la competenza professionale sono legate alle tre figure che hanno accettato questa avventura calcistica: Vincenzo Guerini, Massimo Gadda e Andrea Bruniera, le uniche da cui si sarebbe potuto ricominciare per ridare una dignità al calcio del capoluogo. La tifoseria ha capito sin da subito l’importanza del loro gesto e la risposta sugli spalti è tangibile, basti guardare al numero degli abbonamenti sottoscritti e al supporto caloroso di una tifoseria che ha poco a che vedere con la Serie D. La società ha sicuramente un percorso più delicato, ma mi auguro che arrivi al più presto un segnale forte dal mondo dell’imprenditoria locale, per un progetto nel medio-lungo termine.Abbiamo una società vicino a noi, come la Vigor Senigallia, che abbiamo affrontato nell’ultimo turno di campionato e che è organizzata in tutti i settori: da quello giovanile, vero e proprio fiore all’occhiello del club, alla prima squadra, che ha dimostrato molta concretezza in queste prime uscite. Questi sono i modelli da seguire. Siamo consapevoli che ci vorrà del tempo per poter tornare ad alti livelli, ma bisogna prendere spunto dai sistemi vincenti: nulla deve essere improvvisato, come purtroppo accaduto nell’ultimo anno. L’obiettivo dichiarato in questo campionato è la salvezza, da raggiungere il prima possibile, dopodiché bisognerà individuare dove intervenire sull’organico, per costruire una squadra più competitiva, che sia in grado di vincere il prossimo torneo. E’ necessario avere una chiara visione imprenditoriale, che non guardi solamente al presente, ma anche e soprattutto al futuro: altrimenti si rischierà di fare un altro buco nell’acqua e questa piazza non può sopportare altri oltraggi. A parlare è il mio cuore biancorosso, che sarà sempre al tuo fianco, magica Ancona.
* Dt Academy CFC e bandiera biancorossa