S’infuria e scaglia la bici del dirimpettaio

Arrivano i poliziotti del commissariato che gli ritirano un fucile detenuto abusivamente dopo una lite accesa in un condominio

S’infuria e scaglia la bici del dirimpettaio

S’infuria e scaglia la bici del dirimpettaio

Vicino turbolento minaccia, va su tutte le furie e arriva a scagliare in strada la bici del figlio del dirimpettaio: arrivano i poliziotti del commissariato fabrianese i quali procedono al ritiro cautelare di un fucile detenuto ‘abusivamente’. E’ avvenuto alla fine della scorsa settimana quando due fabrianesi, entrambi residenti in un palazzo della zona residenziale della città della carta si sono rivolti al commissariato di pubblica sicurezza di Fabriano, diretto dal commissario apo Angelo Sebastianelli, esponendo alcuni episodi, avvenuti nell’ultimo periodo, episodi che stavano rendendo difficile la convivenza condominiale. I vicini riferivano che un loro condomino, da sempre considerato un po’ "difficile" per singolari prese di posizione in ordine a questioni condominiali, negli ultimi tempi, aveva mostrato evidenti e ripetuti segni di litigiosità. Le ragioni delle discussioni andavano dai parcheggi delle auto interni all’area condominiale, al portoncino di accesso lasciato aperto in ore serali, alle briciole cadute dal balcone sino ai rumori provocati dall’uomo in ragione di lavori di piccola falegnameria svolti nella propria cantina sin dalle primissime ore del mattino. I condomini riferivano che il culmine era stato raggiunto la sera precedente quando il loro vicino, 62enne incensurato, ritenendo di essere nel giusto, aveva afferrato una bicicletta lasciata temporaneamente lungo il vialetto di accesso al condominio dal figlio di uno dei due vicini. Dopo aver sbraitato l’aveva lanciata in strada. Un gesto, che ha anche danneggiato la bicicletta. Non solo perché l’uomo aveva gridato che prima o poi sarebbe andata a finire male, non specificando però in che modo. I vicini nonostante le preoccupazioni hanno ritenuto di non proporre denuncia per i fatti rappresentati ma i poliziotti, viste le circostanze rappresentate e l’escalation di episodi violenti e minacciosi hanno effettuato mirati accertamenti sul 62enne fabrianese che risultava essere legittimo detentore di un fucile e di una scatola di cartucce. Ulteriori approfondimenti hanno appurato che il 62enne non aveva provveduto alla presentazione all’ufficio armi del commissariato di Fabriano della prevista certificazione medica che rinnovasse il possesso dei requisiti psicofisici necessari. Un obbligo per il detentore di armi da rinnovare ogni cinque anni. Così i poliziotti di Fabriano hanno proceduto al ritiro cautelare dell’arma: una carabina, la quale è stata depositata in commissariato in attesa delle determinazioni dell’autorità amministrativa.

Sara Ferreri