di Alessandro di Marco
Prima Il focolare, poi il focolaio. Non è detto, né dimostrato, sia chiaro, che alcune delle positività al Covid riscontrate tra gli operatori comunali di Fabriano siano riconducibili a quel quanto meno inopportuno barbecue prenatalizio in cui, parola di chi c’era, "hanno partecipato circa 25 persone, sindaco compreso", ma la grigliata di Natale sta facendo molto rumore in città, specie, appunto, dopo che negli ultimi giorni sette operatori comunali, alcuni dei quali avrebbero partecipato alla grigliata, hanno scoperto il contagio. Chi c’era ha deciso di raccontare al Carlino, tramite telefonate registrate, quanto avvenuto il 22 dicembre, più o meno attorno all’ora di pranzo. Un numero decisamente consistente di dipendenti pubblici ha scelto il locale del Foro Boario per il tradizionale scambio di auguri prima delle festività di Natale e fine anno. Si tratta dello stabile di proprietà municipale di viale Merloni poco distante dalla stazione ferroviaria, normalmente utilizzato come deposito di veicoli e materiali vari.
"A me sono stati chiesti 5 euro per l’acquisto della carne: ho declinato l’invito e non ho partecipato a differenza di altri colleghi che invece hanno presenziato", rivela una dipendente comunale, inevitabilmente preoccupata per l’evolversi dei contagi tra chi lavora in municipio. Tra un panino con la salsiccia e uno con la bistecca, ci si sarebbe dunque scambiati gli auguri di Natale alla presenza, come sottolineano i testimoni, anche del primo cittadino Gabriele Santarelli, che mai come stavolta, restare in tema, rischia di finire politicamente sulla graticola. Peraltro il sindaco, quattro giorni dopo, ovvero il 26 dicembre ha pubblicamente annunciato la sua positività, dicendosi stupito e di essere sempre stato attento.
Poi negli ultimi giorni è stata la volta di altri operatori: l’ultima, ieri, una donna di uno dei reparti chiave dell’ente locale. Al momento non risulta che ci siano provvedimenti interni per il simil-banchetto in piedi (secondo chi c’era effettuato nel cortile esterno), ma è chiaro che tante domande ancora attendono risposta. In primis quella legata a chi ha fornito l’autorizzazione ad un raduno del genere, avvenuto non in un edificio privato, ma in uno stabile di proprietà della massima autorità cittadina. Una lunga conversazione privata messaggistica via whatsapp e poi il pubblico silenzio: ieri la giornata del sindaco Santarelli, in convalescenza Covid nella sua abitazione di Cerreto d’Esi, è stata scandita anche dal confronto a distanza col cronista su diversi temi cittadini, incluso quello del barbecue prenatalizio. Scambio di battute, appunto, su questa e altre questioni, ma, almeno per il momento, la volontà di non uscire pubblicamente sulla vicenda. Magari nelle prossime ore, dopo avergli dato modo di sfogliare queste colonne, potremmo ascoltare anche la sua versione su un caso che, inevitabilmente, sta scuotendo tutta la struttura municipale.