"Siamo davvero alla follia. Massimo si è messo totalmente a disposizione per il bene del territorio, ha conseguito il risultato che in tanti auspicavamo di portare l’investimento Amazon a Jesi. Ora deve anche pagare il prezzo di minacce personali da parte di qualche scellerato". Così il presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini tra i più forti sostenitori del progetto Amazon a Jesi in riferimento alle lettere (cartacee) minatorie ricevute negli ultimi mesi da Massimo Stronati, jesino come lui. "Il lavoro portato avanti da Massimo Stronati, tradotto, significa lavoro e reddito per la comunità – aggiunge Pierluigi Bocchini -. A questo punto mi auguro che questi vigliacchi vengano individuati al più presto e che Massimo possa ritrovare la propria serenità". "Sono sorpreso – commenta Carlo Ciccioli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione -: questo tipo di minacce per le nostre zone sono inusuali. Stando così le cose credo che siano due le ipotesi da fare. La prima cosa che viene da pensare è che siano stati toccati interessi di qualcuno che voleva mantenere dei privilegi che con il progetto dell’hub Amazon potrebbero essere stati urtati o messi in ombra. Non nascondo però che così come delineata, questa sembra l’azione di una persona poco lucida. Non vorrei che si trattasse del solito psicopatico che ha scelto Massimo Stronati come bersaglio".
"Forte vicinanza e pieno sostegno a Massimo Stronati per le assurde lettere minatorie ricevute". Così il sindaco Lorenzo Fiordelmondo "Ho sentito Stronati - ha aggiunto il sindaco - al quale ho espresso la piena e totale solidarietà mia personale e dell’Amministrazione comunale tutta, confermando i sensi di stima e assicurando il prosieguo della positiva interlocuzione avviata in questi mesi". "Esprimo massima vicinanza e solidarietà a Massimo Stronati, alla sua famiglia per quello che sta accadendo" il messaggio del governatore Acquaroli.
Sa.fe.