PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Si sblocca l’Apl 4. Pietralacroce a Vignoni. Realizzerà 36 abitazioni. L’area sarà completata

Dopo la prima parte, acquistata per costruire 80 unità immobiliari, l’impresa osimana si aggiudica anche il secondo lotto fermo da tempo immemorabile dopo il crac di Coop Casa Marche.

Il rendering del nuovo complesso immobiliare dell’impresa Vignoni a Pietralacroce

Il rendering del nuovo complesso immobiliare dell’impresa Vignoni a Pietralacroce

La data del 23 aprile 2025 resterà scolpita nel marmo della storia edilizia anconetana. Proprio l’altro ieri è stato siglato ufficialmente il passaggio di proprietà dell’area dove entro 2, al massimo 3, anni si completerà l’area edificatoria di Pietralacroce, la cosiddetta APL 4 – Forte Altavilla. Dopo la prima parte dell’area, acquisita e sfruttata per realizzare le prime 80 unità immobiliari, anche la seconda è stata acquisita dal gruppo Vignoni di Osimo. Mercoledì, infatti, si è svolta l’asta conclusiva del progetto, quella seguita al fallimento, ormai datato parecchi anni fa, della CoopCasa Marche che aveva lasciato nel dramma più assoluto chi in quella prospettiva edilizia ci aveva creduto e investito. Dalla cooperativa all’impresa Vignoni cambia il piano di azione, non più 33+8 unità abitative, ma 36 appartamenti suddivisi tra edilizia ‘libera’ e convenzionata.

Una storia lunga una ventina d’anni che fa segnare l’ultimo passaggio formale per uscire definitivamente dalle sabbie mobili dei fallimenti, dell’abbandono di un’area, di un affare immobiliare sfumato sulla pelle di chi in quel progetto ci aveva investito. Nel dicembre scorso era andata in scena la prima parte della procedura d’asta che poi si è concretizzata appunto nei giorni scorsi. La gara era stata fissata per il 27 dicembre scorso in collegamento alla liquidazione amministrativa della società CoopCasa Marche. Quella cooperativa avrebbe dovuto realizzare, all’origine, 48 appartamenti che alla fine sono rimasti soltanto sulla carta. Come già accennato, c’è stata una prima parte del grande progetto edilizio a Pietralacroce che nel frattempo era stato risolto, sempre grazie all’intervento dell’impresa Vignoni. Stiamo parlando del fallimento del gruppo Lanari che aveva lasciato indietro 80 unità abitative. In quel caso le procedure sono andate avanti e il gruppo osimano non soltanto è stato in grado di avviare e terminare i lavori delle palazzine, nel frattempo acquistate dai privati che nel frattempo si sono insediati, ma anche di realizzare le opere di urbanizzazione. Ora la stessa cosa dovrebbe accadere per quello che possiamo chiamare II° lotto dell’APL 4.

Alla firma sul passaggio di proprietà dell’altro ieri seguirà l’iter classico autorizzativo da parte del Comune che, giunto a questo punto dopo anni di attesa, ha tutto l’interesse nel velocizzare la pratica. I progetti realizzativi delle 33 unità immobiliari saranno portati all’attenzione dell’amministrazione comunale che analizzerà, anche in questo caso, le opere di urbanizzazione, dalle strade all’illuminazione. Che qualcosa si stesse muovendo in maniera decisiva lo si era capito anche verso la fine di gennaio quando, sempre in connubio tra comune e impresa, dopo quindici anni era stato rimosso l’enorme silos rimasto inerte nella zona del cantiere abbandonato, eterno simbolo di degrado. La base d’asta, da cui si è partiti per l’aggiudicazione dei comparti inizialmente progettati (C2 e H), era fissata sulla quota di 1,2 milioni di euro.