Si lavora in silenzio per prepararsi. Il club sbocciato appena 15 giorni fa. Serve il tempo tecnico per iniziare

Solo da domani si riuscirà a capire qualcosa sull’ufficialità e sui giocatori che arriveranno in biancorosso

Si lavora in silenzio per prepararsi. Il club sbocciato appena 15 giorni fa. Serve il tempo tecnico per iniziare

Si lavora in silenzio per prepararsi. Il club sbocciato appena 15 giorni fa. Serve il tempo tecnico per iniziare

"Eppur si muove" avrebbe detto Galileo. La nuova Ancona sembra immobile ma procede. Non spedita ma a piccoli passi, come è logico che faccia una neonata, consapevole che dovrà crescere in fretta per affrontare tutte le difficoltà che si troverà davanti, giorno dopo giorno. I soci Stefano Marconi e Massimiliano Polci stanno mettendo a punto ogni dettaglio della prossima stagione, insieme al direttivo, dunque insieme ad Andrea Marconi, a Robert Egidi e al presidente Gianluca Brilli, per presentarsi nei prossimi giorni davanti al futuro mister, Massimo Gadda e al suo manager, Francesco Ancarani che ricoprirà il ruolo di direttore generale, in grado di rispondere a tutte le richieste che sono state messe sul tavolo nel precedente incontro al Del Conero. Comprese le risposte a Vincenzo Guerini, il mister della storica prima promozione in serie A, che dovrà ricoprire il ruolo di presidente, al momento temporaneamente assegnato a Brilli. Ci sono i ruoli del capitano del 1992 ora allenatore, del suo manager, del suo mister di allora, c’è quello di Pietro Tamai, che sta lavorando per l’Ancona da settimane e che sembra, almeno apparentemente, l’unico tassello che può essere messo in discussione. Gadda, Guerini e Ancarani, non sarebbero in discussione, dunque, ma su Tamai soci e direttivo dovranno fare una riflessione con i sostenitori esterni alla società, che sono Claudio Lotito e Maurizio Stirpe. Sono loro i giganti che, con l’apporto di giocatori e sponsorizzazioni, garantiranno l’allestimento di una squadra d’alto livello, loro, dunque, che vogliono avere voce in capitolo nella stanza dei bottoni. Con un loro uomo nell’organigramma biancorosso, forse, più facilmente con uno a bordo campo, magari proprio a ricoprire le mansioni del ds. Ecco, allora, che il riminese suggerito da Gadda e Ancarani – è una proposta fatta in un discorso complessivo di progetto calcistico, non una condizione senza la quale non si potrebbe procedere – rischia di essere l’anello debole di tutta l’operazione, anche perché la futura guida tecnica e il futuro presidente non si toccano – ma neanche il futuro dg –, la loro storia e il loro attaccamento alla città sono la garanzia che, come dice Guerini, non dormiranno la notte per la maglia con il cavaliere armato, per dare di tutto e di più alla società e alla tifoseria. Per potersi presentare davanti ai due monumenti del calcio anconetano, che sono pronti a prendere in mano le chiavi della SSC Ancona e della squadra tutta o quasi da costruire, i soci e il direttivo vogliono, dunque, essere pronti in ogni dettaglio. Con le risposte che riguardano il campo dove la squadra dovrà allenarsi, le Terre di Maluk alle Cozze di Monte San Vito, ma anche budget e allestimento della nuova rosa. Diversi giocatori arriveranno da Lazio e Frosinone, ma una nuova società deve affrontare tante spese e altrettante incognite. Su questo hanno lavorato in questi giorni Marconi, Polci & C., con calma ma senza sosta e senza concedere spazio a comunicazioni verso l’esterno. Ma da lunedì si farà ancora più sul serio.

Giuseppe Poli