Si infila nel letto della conoscente che lo ospita e tenta di violentarla mentre dorme, con il figlioletto a fianco. La Squadra Mobile di Ancona, diretta dal vice questore Carlo Pinto, ha dato esecuzione a un ordine di carcerazione disposto nei confronti di un 40enne bengalese, che adesso dovrà scontare 4 anni e 5 mesi di carcere per violenza sessuale, violenza privata e minacce aggravate. Una storia dai contorni horror che si è consumata in una palazzina di via Fiorini, nel 2020, quattro anni fa. Il 40enne era ospite di una famiglia che conosceva da tempo e bene. La donna era rimasta sola in casa con il figlio, che all’epoca aveva soltanto due anni. Il bengalese, stando a quanto trapela, avrebbe approfittato dell’assenza del marito (suo conoscente), per infilarsi nel letto della moglie (anche lei indiana) con il fine di tentare un approccio sessuale, mentre il piccolo le dormiva vicino. Un rapporto sessuale mai davvero consumato ma provato più volte e sempre allontanato con forza dalla donna, che prima avrebbe iniziato a urlare dimenandosi sul materasso per poi scendere dal letto. La ragazza sarebbe riuscita a prendere con sé il bambino e ad andare verso l’ingresso dell’abitazione. Quindi, ha aperto la porta e tentato la fuga sul pianerottolo e giù per le scale. Ma il 40enne l’avrebbe rincorsa, tappandole la bocca e minacciandola di morte: "Stai zitta e rientra a casa – le avrebbe detto – Se dici qualcosa a qualcuno, ti ammazzo". L’ha trascinata fino in camera con veemenza. Quindi, il nuovo tentativo di violenza una volta riportata la vittima dentro casa. I palpeggiamenti ovunque sono andati avanti di fronte al piccolo che – più o meno consapevolmente – assisteva alla scena. Eccola, la violenza sessuale, benché il rapporto non si sia consumato.
Il marito, secondo quanto si apprende, era lontano da casa per motivi di lavoro. Ma la bengalese è riuscita a contattarlo al telefono, mentre era inseguita dal violentatore. Il coniuge avrebbe allertato incredulo un connazionale, che si è messo in contatto con la polizia. Quindi, la macchina dei soccorsi, con le volanti della questura che si sono precipitate a casa della donna e hanno fermato quella violenza che sembrava un incubo nel cuore della notte. Il 40enne, all’epoca dei fatti, era stato denunciato in stato di libertà dagli agenti delle Volanti e, a seguito di sentenza definitiva, condannato a anni 4 e mesi 5 di reclusione. Nelle ultime ore, è stato raggiunto dai poliziotti nella sua abitazione, ad Ancona, arrestato e portato a Montacuto.
Nicolò Moricci