REDAZIONE ANCONA

Si accodava alle auto per non pagare i pedaggi

Un 38enne marocchino è stato denunciato per insolvenza fraudolenta a causa di 15 uscite ai caselli autostradali senza pagare il pedaggio. Autostrade, parte civile, chiede il pagamento del danno di oltre mille euro. Prossima udienza il 6 marzo 2024.

Si accodava alle auto per non pagare i pedaggi

Si accodava alle auto davanti per uscire ai caselli autostradali senza pagare il pedaggio. In tre settimane lo avrebbe fatto 15 volte. Sperava di farla franca ma non aveva fatto i conti con le telecamere e il sistema di rilevamento targhe del servizio autostrade che si è accorto del furbetto denunciandolo. Con l’accusa di insolvenza fraudolenta un 38enne marocchino, residente in Sicilia, è finito a processo davanti alla giudice Alessandra Alessandroni. Ieri è stato sentito un tecnico di Autostrade per l’Italia che ha spiegato come e per quante volte il sistema ha registrato che l’imputato non ha pagato le tratte di percorso.

Il modus operandi era sempre quello. La targa era di una Fiat Punto e quel veicolo sarebbe uscito in vari caselli della provincia dorica quali Senigallia, Loreto e Montemarciano. Altri hanno riguardato la provincia pesarese e in una occasione il casello autostradale di Ferrara. Il periodo contestato va dal 2 al 20 di luglio del 2019. Un danno di oltre mille euro. Controllando nel sistema era anche emerso che quella stessa auto non aveva pagato pedaggi anche in passato, nel 2017 e nel 2018 per altri 800 euro ma non sono rientrati nel processo in corso. Autostrade, parte civile con l’avvocato Renato Grottoli, aveva chiesto i pagamenti ma nonostante i solleciti non è mai arrivato nulla. Così la denuncia che è arrivata fino al processo penale. La difesa del marocchino, rappresentata dall’avvocato Matteo Bettin, ha chiesto in aula al tecnico che testimoniava se le telecamere sono state in grado di riprendere anche chi guidava la Punto ma la risposta è stata negativa. Non ci sarebbe certezza che al volante, al momento di uscire ai caselli, ci si trovasse il proprietario del veicolo, vale a dire il 38enne. Prossima udienza il 6 marzo del 2024 quando si arriverà alla sentenza.