RAIMONDO MONTESI
Cronaca

Show di ballo e mostra fotografica alla Mole

Le coreografie della Luna Dance Center e l’esposizione sulla donna. Tilio: "Il nudo rappresenta la liberazione del corpo dal lockdown"

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di Raimondo Montesi

Danza protagonista stasera (ore 20) alla Mole di Ancona. La Luna Dance Center presenta ‘La Luna Showcase’, con coreografie frutto dei propri corsi di danza e del campus del ‘Conero Dance Festival’. Tra queste, oltre alle composizioni dei coreografi residenti, ci sono anche quelle uscite dai workshop del campus CDF di Bollywood con Ambili Abraham, di Urban Style con Miss G e di danza moderna e contemporanea con i danzatori e coreografi di Aterballetto. Ad aprire la serata sarà la compagnia romana di Martina Toderi con lo spettacolo "360 - The Show", alla quale prenderanno parte alcuni partecipanti selezionati dall’Urban Dance Camp del festival. Uno spettacolo dai molteplici stili e colori. Intanto alla Mole prosegue ‘Enchantment’, la mostra fotografica di Francesca Tilio dedicata a temi come l’identità femminile, la connessione con la natura, l’incanto nel gesto semplice dello spogliarsi. "Enchatment – si legge nella presentazione – è lavare via il superfluo per stendere al sole quello che resta, l’essenziale. È il primo gesto di liberazione dopo mesi di restrizioni e per molte donne anche di violenze, licenziamenti, soprusi". "Nei miei scatti di solito prediligo le donne – spiega Francesca Tilio –. Mi concentro sul femminile, per dare forza all’immagine della donna. Questo lavoro è nato in modo spontaneo. Con Cristiano Marcelli (presidente dell’associazione La Luna Dance Center e direttore artistico del Conero Dance Festival, ndr) ci siamo conosciuti in occasione della presentazione dei progetti per Ancona città della cultura. Poi abbiamo deciso di fare qualcosa insieme. Ad aprile cercavo delle donne da ritrarre nude in un paesaggio naturale. Quelle donne sono alcune danzatrici della ‘Luna’. Tilio spiega che la nudità rappresenta ‘la liberazione dei corpi da quello che stavamo vivendo durante il lockdown, durante il quale sono aumentati i femminicidi e i licenziamenti di donne. È come se la pandemia avesse affossato i progressi fatti sui diritti della donna. Più che una mostra questa è la restituzione della giornata in cui ho scattato le fotografie. Foto che ho deciso di non stampare su carta, per renderle volatili e leggere, come vestiti appesi con le mollette. Il mio è anche un omaggio ad Anne Brigman, fotografa, poetessa e rivoluzionaria, femminista prima del femminismo. Fu tra le prime, all’inizio del ‘900, a rappresentare il nudo femminile, il connubio tra donna e natura. Me ne sono innamorata".