Un pugno dato alla donna che le avrebbe rubato il lavoro costa una condanna a 8 mesi a una badate di 66 anni, peruviana. Stando alle accuse se la sarebbe presa con una rivale di 30 anni più giovane che l’aveva sostituita per poche settimane, per andare in ferie.
Ritornata al lavoro l’anziana che accudiva si era trovata meglio con la badante più giovane e così l’aveva sostituita. Uno sgarro che non è andato giù alla peruviana che il giorno in cui è stata chiamata a fare le valigie si è appostata sotto casa della sua ex datrice di lavoro sferrando un pugno alla nuova badante che le aveva soffiato il posto. "Sei una str., mi hai rubato il lavoro" le avrebbe detto dopo averla colpita, mandandola ko a terra. Per quella aggressione la peruviana è finita a processo per lesioni aggravate e ieri è arrivata la condanna davanti al giudice Carlo Cimini.
Quel pugno aveva causato oltre 50 giorni di prognosi alla rivale, una 37enne. Il referto era stato rottura del naso e di un labbro della bocca. L’episodio risale al 6 novembre del 2019, ed era avvenuto lungo via Maratta, nel quartiere Adriatico. L’imputata, difesa dall’avvocato Federico Arcolai, ieri mattina è stata sentita in aula, in tribunale, e ha dato la sua versione dei fatti. La donna ha raccontato che quel giorno lei usciva dal portone di casa dell’anziana e si è trovata l’altra donna davanti, mentre apriva il portone. Mentre lei cercava di uscire l’altra tirava per entrare così ha spinto più forte e quel movimento involontario ha ferito la 37enne perché il portone le è finito in faccia.
Non è servita questa spiegazione per evitare la condanna a 8 mesi con pena sospesa. Nella precedente udienza era stata sentita la vittima. Dopo il pugno aveva sporto denuncia ai carabinieri. Aveva raccontato l’episodio, avvenuto poco prima delle 20, riferendo di aver trovato la peruviana già fuori casa, era dentro un’auto che l’aspettava.
ma. ver.