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Fabriano, foto hot e sesso con ragazzine minorenni. Il pensionato arrestato: "Stupito"

Sono almeno dieci le minorenni, tutte marchigiane, finite nelle grinfie dei pedopornografi. I due arrestati si avvalgono della facoltà di non rispondere

Una ragazzina di 16 anni è stata ricattata per le sue foto osè

Fabriano, 16 gennaio 2019 - Sono almeno dieci le minorenni, tutte marchigiane, finite nelle grinfie dei pedopornografi. Dagli atti della mega inchiesta che ha portato all’arresto di un 72enne di Genga ed un 35enne di Macerata, quest’ultimo accusato anche di violenza sessuale, emerge come il giro di foto e video hard abbia coinvolto una decina di adolescenti tra i 14 e 17 anni, buona parte delle quali delle province di Ancona e Macerata, comunque tutte residenti in regione. Con loro ci sarebbe anche più di qualche ragazza da poco maggiorenne, sempre oggetto di foto di nudi e seminudi, di cui sono stati acquisite le testimonianze. Migliaia le fotografie messe agli atti dopo il secondo step dell’inchiesta iniziata a settembre 2017 attraverso una serie di perizie sul materiale sequestrato proprio oltre un anno fa, tra computer, telefonini e schede sd. Nel robusto dossier consegnato dai carabinieri di Fabriano alla Procura di Ancona figurano anche alcuni video hard ritenuti dagli inquirenti prove schiaccianti nei confronti dei soggetti arrestati. Almeno quattro, infatti, sarebbero i filmati allegati al nutrito fascicolo messo a punto dai militari dell’Arma di Fabriano nell’indagine che è ben presto sconfinata fino a diverse altre località dell’Anconetano e anche fuori provincia.

«L’arresto ha molto sorpreso il mio assistito e un po’ anche me, in quanto il quadro accusatorio non è cambiato dall’autunno 2017, quando peraltro l’uomo è stato molto collaborativo e ha fornito alla Procura alcune sue dichiarazioni». Proprio ieri mattina l’avvocato fabrianese Enrico Carmenati si è recato nell’abitazione di Genga, dove vive insieme alla moglie il pensionato 72enne attualmente in regime di arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia previsto per stamane al Tribunale di Ancona, in coda al quale il legale spera di ottenere misure meno restrittive. «Mi ha detto – aggiunge Carmenati – di essere stupito da quanto avvenuto. Personalmente sto continuando a studiare gli atti e ritengo che la sua posizione possa essere sensibilmente ridimensionata».

Proprio in queste ore Carmenati si è messo in contatto con il collega Gianfranco Formica che assiste un 35enne maceratese, lui pure finito ai domiciliari, nei confronti del quale le accuse sono ancora più gravi, sfociando nella violenza sessuale per i rapporti che, secondo i carabinieri, avrebbe consumato con due minorenni dopo averle fatte ubriacare. Quanto al pensionato di Genga, invece, si potrebbero configurare i reati di detenzione di materiale pedopornografico e induzione alla prostituzione, anche se la linea difensiva del legale punta ad evidenziare come l’uomo non sarebbe in possesso di alcun tipo di materiale specializzato da fotografo o cineasta, dunque senza grande esperienza in ambito tecnologico.

Gli inquirenti, invece, evidenziano come inizialmente i due arrestati avrebbero cominciato pagando le ragazzine per ricevere le foto discinte, ma poi sarebbero andati oltre effettuando loro stessi i video alle minorenni, esortandole verso scene disinibite e prospettando loro la possibilità di entrare nel mondo dello spettacolo. In attesa dell’interrogatorio odierno, l’avvocato del 72enne gengarino sta intanto continuando a spulciare tra le 90 pagine di ordinanza di arresto per mettere a punto in ogni dettaglio la strategia difensiva, in particolare cercando di capire se le ragazzine fossero pienamente consenzienti al momento di immagini e riprese osé e magari siano state loro stesse a proporsi.

a.d.m.

 

I due arrestati si avvalgono della facoltà di non rispondere

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia oggi ad Ancona il 72enne fotografo amatoriale del Fabrianese e il 35enne fotografo professionista del Maceratese, arrestati dai carabinieri.

Nell'udienza per l'interrogatorio di garanzia, alla presenza dei legali Enrico Carmenati, per il 72enne, e Gianfranco Formica, per il 35enne, il pm Valentino D'Agostino ha chiesto la conferma della misura degli arresti domiciliari. Oltre ad averli confermati il gip Sonia Piermartini, ha anche vietato qualsiasi rapporto con l'esterno, a eccezione dei familiari e dei legali, e l'utilizzo di cellulari e internet.

“Nei termini previsti, presenterò richiesta per la revoca della misura degli arresti domiciliari - ha detto l'avvocato Carmenati -. L'arresto ha molto sorpreso il mio assistito e un po' anche me, in quanto il quadro accusatorio non è cambiato dall'autunno 2017, quando peraltro il mio assistito è stato molto collaborativo”.