Seri: "Croazia nell’area Schengen, si aprono nuove opportunità"

Seri: "Croazia nell’area Schengen, si aprono nuove opportunità"

Seri: "Croazia nell’area Schengen, si aprono nuove opportunità"

Il neo presidente del Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio e sindaco di Fano, Massimo Seri, commenta così la notizia dell’ingresso della Croazia nell’area Schengen e l’adesione all’Euro. "Il percorso è durato dieci anni ma alla fine ha avuto l’esito sperato: contemporaneamente all’ingresso nell’area Schengen, dall’uno gennaio in Croazia è entrato in circolazione l’euro". Sale così a 20 il numero degli Stati membri dell’Unione Europea (Ue) che utilizzano la moneta unica. "L’adesione all’Euro di un nuovo stato membro dimostra la forza attrattiva che mantiene la moneta europea in termini di prosperità e stabilità. Grazie alla sua solidità sono state superate le crisi del debito sovrano e della pandemia. Ma l’ingresso della Croazia nell’area euro e Schengen ha anche un importantissimo valore simbolico: la Croazia negli anni ’90 era un paese in guerra. Oggi proprio mentre una sanguinosa guerra coinvolge un altro Paese europeo dell’area ex sovietica l’integrazione nell’UE rimane l’approdo più saldo e sicuro per la pace e la prosperità del continente. Certamente rilevante in tale processo anche il ruolo rivestito dagli enti territoriali locali, che in questi anni hanno contribuito a livello economico e sociale a favorire il pieno completamento dell’integrazione di questo Paese nell’Unione Europea. In tal senso va evidenziata l’importanza strategica delle città, delle università e dell’economia che in questi anni hanno contribuito sensibilmente a favorire tale percorso di integrazione della Croazia. Una collaborazione efficace e virtuosa, in cui le città in particolare ricoprono un ruolo chiave. In quanto comunità politiche ‘di base’ dotate, soprattutto negli ultimi anni degli strumenti normativi, ma anche finanziari, necessari, i Comuni sono i soggetti su cui puntare per perseguire politiche di sviluppo sostenibile e integrazione sociale, per potenziare connessioni e reti transnazionali di cooperazione, e soprattutto per sperimentare processi partecipativi ispirati all’idea di democrazia di prossimità".