Ancona, 4 settembre 2024 – “La mia caratteristica umana principale? La totale empatia che mi consente di operare ogni piccolo paziente come se fossero figli miei”. Sergio Filippelli, 49 anni, da piccolo e poi da giovane studente aveva un'idea chiara in testa: fare il cardiochirurgo. C'è riuscito e da oggi inizia ufficialmente iniziato a scrivere una nuova pagina della sua carriera che da Vigevano (Pavia), città natale, l'ha portato fino alla direzione della cardiochirugia e cardiologia pediatrica congenita di Torrette.
In mezzo gli studi prima a Milano e poi nella capitale, un periodo all'estero e la grande esperienza formativa al Bambino Gesù: "Adesso sono qui e sono molto contento, non vedo l'ora di lavorare in team e in osmosi con il dipartimento, a partire dal professor D'Eusanio (Marco, capodipartimento e responsabile della cardiochirurgia adulti, ndr.). L'accoglienza dei colleghi è stata eccezionale, una spinta in più per la questa nuova avventura. Se non ci avessi creduto non avrei mai presentato la domanda per il concorso. Ho deciso di accettare questa sfida anche alla luce di un centro così all'avanguardia come quello di Ancona” sono state le parole del professionista soprannominato 'Sandokan' per la sua forte somiglianza con l'attore Kabir Bedi.
Filippelli ha le idee chiare: "Avvieremo, forte della condivisione totale, anche di approccio, col professor D'Eusanio, l'attività operatoria mininvasiva che comporta tutta una serie di vantaggi per il paziente e non solo. Questa tecnica la utilizzano pochissimi centro in Italia", ha aggiunto il dottor Filippelli. Finisce, una volta per tutte, il periodo di gestione del dottor Pozzi. Dopo mesi di inattività in pratica, la cardiochirurgia pediatrica riparte da una situazione difficile.
Al momento i medici in servizio dell'unità operativa sono appena tre; dovrebbero essere cinque e in effetti si stanno velocizzando le pratiche concorsuali per reperire le nuove unità da allocare a favore del dottor Filippelli. In realtà ad oggi, 4 settembre 2024, oltre al nuovo primario in corsia c'è soltanto uno dei due medici strutturati, visto che una in questo momento si trova sotto i bombardamenti nella Striscia di Gaza. La dottoressa Federica Iezzi, di cui il carlino di recente ha scritto degli articoli proprio della sua incredibile esperienza nel territorio Palestinese brutalizzato da quasi un anno dalle forze militari israeliane (Idf): "Ci siamo sentiti con la Iezzi, anche se non è facile visto dove si trova - sono state le parole di Filippelli -. Dovrebbe rientrare in Italia e qui in reparto per metà settembre. Ciò che sta facendo è straordinario e non vedo l'ora che torni per aiutare noi, abbiamo intenzione di aumentare le collaborazioni estere per gli interventi, specie con i Balcani e vista la sua lunga esperienza negli scenari internazionali sarà la mia 'Ministra degli esteri'”. Infine l'unico cruccio di Sergio Filippelli, sposato e con 4 figli: “La lontananza dalla mia famiglia, non sarà facile fare il pendolare e accontentarsi delle videochiamate, soprattutto nella prima fase”.