SILVIA SANTINI
Cronaca

Sergey, il musicista che ora lotta per la vita

Ivanchuk, ex allievo dell’accademia di Arte Lirica di Osimo, è in terapia intensiva a Charkiv. Il direttore De Vivo: "Aiutava la sua gente"

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di Silvia Santini

Con il suo canto e il suo sorriso aveva incantato la platea osimana e dopo mesi di studio se n’era tornato in patria, in Ucraina. Musicista di grande talento e cantante d’opera, aveva continuato a studiare là ma adesso, con la guerra in corso, non si era tirato indietro. Ogni giorno da volontario ha portato aiuti a chi ne aveva bisogno finché l’altro ieri è rimasto gravemente ferito in quella che sembra essere stata un’esplosione. Oggi prega per lui Osimo che ricorda bene Sergey Ivanchuk, ucraino ex allievo dell’Accademia d’arte lirica situata nel centro cittadino, volontario nel conflitto russo-ucraino. E’ ricoverato in terapia intensiva. Non ha ancora compiuto trent’anni. La notizia si è diffusa nel giro di poco attraverso il web. Sergey ha frequentato l’Accademia osimana per studiare canto e musica prima della pandemia. Era rimasto in città circa un anno e poi aveva fatto ritorno nella sua Ucraina. "L’abbiamo saputo da una sua amica, anche lei ex allieva ucraina. Tutta l’Accademia è raccolta in preghiera per il giovane, in attesa di aggiornamenti – dice il direttore artistico Vincenzo De Vivo -. Non era impegnato militarmente, faceva il volontario a Charkiv, aiutava la sua gente e gli animali, stava portando aiuti umanitari quando è successo tutto. Lo ricordiamo bene, era un ragazzo bravissimo e pieno di talento. Ha continuato a coltivarli anche nel suo Paese". Amava Osimo e ringraziava spesso i maestri per quello che erano riusciti a dargli durante la sua permanenza. Era affascinato dal teatro La nuova Fenice in particolare, che non smetteva di fotografare. Quando non era in accademia, gli piaceva girare per gli angoli suggestivi della città e catturarla con lo sguardo per portarla a casa. Sergey è nato a Poltava e vive a Leopoli. Un’amica ucraina racconta che è stato sorpreso da un bombardamento proprio mentre stava cercando di dare una mano evacuando alcune persone da Charkiv, una delle cittadine più colpite dai bombardamenti in questi giorni di guerra. Lo sapeva, dicono gli amici, che poteva succedere qualcosa di molto grave ma il suo spirito volontaristico non l’ha fatto desistere. Il giovane ha tanti sogni, interrotti dalla guerra. Ai suoi amici più cari, contattati via web, non ha mai nascosto che sarebbe voluto tornare in Italia, nella "sua" Osimo, per la musica. Già ben prima dello scoppio della guerra sul suo profilo Facebook condivideva post politici a difesa del proprio Paese, lo stesso Paese che ha voluto difendere con le unghie e con i denti. Il 25 febbraio aveva scritto: "Gloria all’Ucraina!" postando una foto di se stesso con le mani giunte in preghiera. Una sua amica ha divulgato un messaggio tramite i social ai contatti italiani: "Sergey è un uomo estremamente credente e brillante. Proprio di recente ci siamo incontrati al concerto di Svitlana Mamchur nella Sala degli Specchi, mi sembra un’altra vita. Ha tanti progetti. Siamo riusciti a raccogliere fondi online in questa fase. La mamma, che è con lui e non lo lascia un attimo, chiede preghiere se qualcuno vuole aiutare".