Convinti che il parcheggio sotto casa, su strada pubblica sia il loro aggrediscono, prendono per il collo e sequestrano la vicina poi picchiano anche un altro condomino: denunciata un’intera famiglia, marito moglie e figlio. Nei guai un 56enne con precedenti, una 53enne anche lei con precedenti e Il loro figlio ventenne. Dovranno rispondere di percosse e sequestro di persona in concorso aggravato dai futili motivi. Tutto è iniziato il 10 novembre, intorno alle 20 quando è scoppiata la lite tra condomini che ha fatto scattare l’intervento della polizia. Poco prima la proprietaria di un appartamento, 51enne straniera, aveva salutato un’amica andata a farle visita. Nel riprendere l’auto parcheggiata in strada, vicino alla finestra dell’appartamento di un altro condòmino al piano terra, la donna lo ha sentito urlare contro qualcuno. Affacciatasi alla finestra si è accorta che l’amica stava litigando con il condòmino il quale aveva parcheggiato la sua auto a contatto con quella della sua amica. Non era la prima volta che l’uomo ostacolava il parcheggio delle auto a persone non residenti, perché a suo dire era una strada privata. Così la donna ha deciso di affrontare il vicino. Nel frattempo è sopraggiunta la moglie di lui che avrebbe preso a insultare la donna, dicendole di stare zitta. Avendo lei mostrato di non aver paura è stata strattonata e portata con forza dentro casa, con la complicità del figlio mentre il marito presidiava la porta d’ingresso, bloccando un altro condomino, 63enne che sentendo urlare è accorso in aiuto ricevendo solo offese dall’uomo e botte dal figlio tanto da essere spinto a terra. La donna intanto è stata afferrata per il collo e portata in casa. E’ riuscita a divincolarsi ma non a scappare: la vicina la strattonava e non mollava la presa anzi cercava di spingerla ancora più dentro casa portandola in cucina. Qui la donna si è dimenata per alcuni minuti per sottrarsi alle grinfie dell’altra. Sopraggiunto il marito, che ha iniziato a parlare in arabo alla moglie, la vittima è riuscita a fuggire lasciando di corsa casa sua. Fuori a soccorrerla i poliziotti. La ricostruzione dei fatti ha consentito agli agenti della squadra investigativa, di raccogliere elementi di responsabilità nei confronti dell’intera famiglia: padre, madre e figlio denunciati per percosse e sequestro di persona in concorso. I due coniugi sono stati anche proposti per la misura di prevenzione dell’avviso orale del questore Capocasa. Sara Ferreri
CronacaSequestro, minacce e botte per un parcheggio