NICOLÒ MORICCI
Cronaca

Sequestrate ville in stile "Gomorra". I truffatori dei "contachilometri" ignoti al fisco con conti milionari

Misure cautelari eseguite dai carabinieri nei confronti di una banda di romeni indagata dal 2019 per un traffico di auto "taroccate": partecipazioni societarie, tre concessionarie, case sfarzose .

Sequestrate ville in stile "Gomorra". I truffatori dei "contachilometri" ignoti al fisco con conti milionari

Truffe e frodi nell’esercizio del commercio: sequestrate due mega ville in stile "Casamonica", nel pieno centro di Ancona. Appartamenti del valore complessivo di più di 3 milioni di euro, senza considerare le partecipazioni societarie di otto società, tre concessionarie di auto (sempre in città) e 174 veicoli. Tra i beni che finiranno confiscati, anche conti correnti bancali e postali pari a 4 milioni 300mila euro. I protagonisti della vicenda sono nove rumeni residenti tra Ancona, Vicenza e Teramo. Formalmente erano nullatenenti, privi di qualsiasi fonte reddituale, ma di fatto avevano accumulato un capitale immane che permetteva loro di acquistare case mediante assegni circolari e senza accensione di finanziamenti né stipula di mutui. Altroché Gomorra. Questa gente aveva talmente tanta liquidità da impiegare che poteva concludere svariate operazioni commerciali senza alcun tipo di pensiero. Questo elemento, combinato al tenore di vita ostentato dai destinatari della misura di prevenzione, ha fatto ritenere sostenibile l’accusa secondo cui i beni sequestrati sono stati ottenuti attraverso i proventi delle attività illecite emerse nel corso delle indagini e sfociate già in diverse condanne. Le persone destinatarie della misura risultano indagate per reati fiscali con debiti per oltre un milione 79mila 510euro. Stando alle indagini, non hanno mai dichiarato redditi tali da garantire di soddisfare le più basilari esigenze di vita, ma sorprendentemente ostentavano uno stile di vita da nababbi, svolgendo attività di impresa, sempre nell’ambito dell’attività di compravendita di auto usate, risultando tutti titolari di ditte, amministratori o detentori di quote partecipative di società. Nelle ville, c’erano sedie troneggianti con intarsi dorati, specchi lussuosi e arredi sofisticati. È stata un’operazione imponente, quella dei Carabinieri coordinati dal Luogotenente Caiazzo, Comandante della Stazione delle Brecce Bianche e dal capitano Manuel Romanelli, Comandante Compagnia Carabinieri di Ancona, che dal 2019 hanno accertato come i destinatari del provvedimento – eseguito ieri – abbiano avuto, nel corso degli anni, un volume di affari sommerso per almeno 1milione 400mila euro. Il provvedimento di sequestro per confisca di beni immobili, mobili, conti correnti e società è stato emesso – su ricorso presentato dalla Procura della Repubblica dorica – dall’ufficio misure di prevenzione del Tribunale di Ancona. Le indagini, articolate in due filoni, avevano portato nel 2019 a due misure cautelari a carico dei destinatari del provvedimento di ieri. La banda, con sede ad Ancona, nell’arco di un biennio si era resa responsabile di 253 truffe e frodi nell’esercizio del commercio, con profitti per oltre un milione di euro. I rumeni riducevano i chilometri percorsi dalle auto messe in vendita. L’analisi degli atti di indagine ha permesso di constatare come i destinatari delle misure vivessero abitualmente coi proventi delle attività delittuose poste in essere, nonché che tali proventi siano stati anche impiegati per l’acquisto dei beni e per accumulare quelle ricchezze sottoposte a sequestro.