Senigallia. Il Misa fa paura: telecamere accese

Sono attive per controllare il fiume come le nuove vasche. Aperto anche un centro di accoglienza in via Cellini.

Senigallia. Il Misa fa paura: telecamere accese

E’. stato aperto il Coc (centro operativo comunale) per monitorare, secondo le previsioni, le ore critiche

Allerta arancione, il Misa torna a far paura a Senigallia. Passata indenne la prima giornata di pioggia intensa, per oggi è stata diramata una nuova allerta: alle 24 è stato aperto il Coc (centro operativo comunale) per monitorare, secondo le previsioni, le ore critiche. Alle 18 è stata effettuata la prima riunione tra amministratori, Protezione Civile e forze dell’ordine in vista di una eventuale emergenza. Sono sei di 11 le telecamere già in funzione installate nei punti critici: tre nel Misa e altre tre nei fossi, in modo da poter monitorare costantemente i livelli dell’acqua dalla sala operativa. Occhi elettronici sul fiume uniti agli occhi vigili degli addetti ai lavori che già nella mattinata di ieri hanno ispezionato la vallata, dove non si sono presentate criticità. Lunedì sono state inaugurate le vasche di espansione realizzate in località Bettolelle: una può contenere fino a 800 metri cubi d’acqua, l’altra fino a 200. E poi c’è la ‘vasca di espansione naturale’ recuperata con la pulizia e l’escavo del fiume che ne hanno allargato l’alveo in modo da poter contenere un quantitativo di acqua maggiore.

Con un’ordinanza il Comune ha chiuso il centro diurno Alzehimer del centro pomeridiano ‘il Germoglio’, i centri di aggregazione, gli impianti sportivi, i luoghi della cultura e inoltre saranno sospesi tutti i mercati compreso il mercato settimanale. In via cautelativa è stata valutata l’opportunità di disporre anche dell’ipermercato ‘Amiko Market’ di Vallone. L’ordinanza prevede inoltre che sarà valutata la possibilità di disporre la chiusura dei centri commerciali e degli uffici che erogano servizi a maggior afflusso di pubblico. Dalle 22 di ieri è stato aperto il centro d’accoglienza in via Cellini.

Quella di ieri è stata una mattinata campale per gli automobilisti che hanno dovuto attraversare la città, incolonnati sulla statale dov’è convogliato il traffico del lungomare, che nelle prime ore della mattinata presentava la gran parte dei sottopassi allagati. Diversi gli allagamenti che si sono verificati in alcune zone della città, per lo più dovuti a caditoie otturate. Paura tra i negozianti del centro storico molti dei quali, tra cui la gelateria Brunelli che a seguito dell’alluvione del 15 settembre 2023 ha dovuto rifare interamente locale e laboratorio, hanno installato le paratie stagne per cercare di salvare il salvabile in caso di esondazione. Stessa precauzione per alcuni residenti delle zone alluvionate che hanno provveduto anche a portare ‘in salvo’ le auto.

Silvia Santarelli