Sempre meno spiagge libere, ma spazio a concessioni balneari e campi da gioco: l’allarme arriva da Diritti al Futuro, ma sui social in molti si erano lamentanti per lo spazio ridotto nel tratto di spiaggia libera adiacente alla banchina di ponente, utilizzato per l’allestimento di due campi da gioco.
"Chi ha buona memoria può confrontare la situazione attuale con quella di qualche decennio fa, quando tra il molo e le colonie esistevano spazi liberi a intervalli regolari: presso il molo di levante e di ponente, la rotonda, il ponterosso e l’ex colonia Enel esistevano più o meno ampie estensioni a servizio dei cittadini, ma anche dei forestieri, e non un frustolo di sabbia, nel caso migliore, come sono oggi. Di conseguenza ormai per trovare spazi ampi e tranquilli bisogna spostarsi sempre più verso le periferie, al Cesano o al Ciarnin" spiega Diritti al Futuro.
Ma i tratti di spiaggia libera vengono sacrificati anche per dare spazio a manifestazioni che, nei mesi di luglio e agosto, occupano per lo più un ampio tratto di arenile non attrezzato sul lungomare Mameli. "Eppure la spiaggia, come qualsiasi bene naturale, è un bene comune e gli interessi economici non possono limitare il diritto dei cittadini a fruirne liberamente. La spiaggia e il mare sono un po’ come i giardini, le strade e le piazze" conclude.