Il mondo della scuola e dello sport anconetano in lutto. Si è spento l’altro ieri Carlo Suardi, una carriera professionale costellata da tanti anni di insegnamento di educazione fisica in una lunga serie di istituti scolastici del capoluogo. Aveva 78 anni ed è morto a seguito della complicazioni di una malattia che lo aveva colpito da tempo. Ad annunciare la scomparsa di Suardi sono stati i figli Roberto e Paola: "Siamo stati fortunati ad avere un padre così, lo ricorderemo sempre con amore" è stato il loro commento alla vigilia del funerale del professor Suardi che si svolgerà questa mattina (inizio ore 10,30) nella chiesa della Misericordia (tra via Isonzo e via Giannelli). Fino alla serata di ieri il feretro di Carlo Suardi è stato a disposizione per un ultimo saluto nella Casa del Commiato della Dorica Mangialardo e in tanti sono stati gli amici e i conoscenti che si sono staretti attorno al dolore della famiglia.
Una vita dedicata allo sport, come accennato all’inizio, che lo hanno ammesso in luce anche come calciatore di buon livello. Una passione, quella del calcio, che è andata di pari passo con la sua professione di insegnante di educazione fisica.
Se ne ricordano molto bene generazioni e generazioni di studenti che nel corso degli anni hanno frequentato diversi istituti superiori dove Suardi era di ruolo, dal liceo artistico ‘Mannucci’ (un tempo istituto d’arte) alle ragionerie dello ‘Stracca’ e del ‘Benincasa’ in plessi che oggi non esistono più, dalla Palombella a via Montebello. Il calcio si diceva, per Suardi una passione che lo ha visto calcare i campi di tutta la regione nelle serie dilettantistiche. Di lui hanno un ricordo, ad esempio, i tifosi del Casette d’Ete, ma anche del Cupramontana. Un professore di ginnastica, un calciatore, un uomo di altri tempi: ecco come se lo ricordano gli anconetani.