Ancona, 29 settembre 2018 - Scritte antifasciste contro Casapoud ma sulle vetrine del locale sbagliato. «Fasci, eroina e ladri fori dal Pià», riportava ieri la frase fatta con una bomboletta spray in via Jesi 55, dietro piazzale Loreto, nel cuore del Piano San Lazzaro. Ad essere imbrattato, come era nelle intenzioni degli autori del gesto, non è stata la futura sede del partito di estrema destra che inaugurerà il prossimo 6 ottobre ma bensì un immobile accanto di proprietà dell’ex assessore comunale Marina Burattini, di area Pd. Un bel granchio per chi voleva colpire il partito della tartaruga e che ha lasciato anche tanto di firma o meglio un adesivo con scritto «Antifascismo militante». A tradire i vandali antifascisti è stato quel numero civico 55 pubblicizzato come sede di Casapound Ancona che però comprende due locali. Uno ancora in vendita di proprietà dell’ex assessore Burattini, con tanto di cartello «Vendes»« e un altro di una società che lo ha affittato agli attivisti di Casapound, con la serranda abbassata.
«Mia madre si starà rivoltando nella tomba – ha commentato l’ex assessore Burattini che ieri pomeriggio ha raggiunto il locale insieme al marito e ad un cugino – era suo questo immobile. Per tanti anni c’è stato un bar. Della vicina sede di Casapound non sapevo nulla ma non mi fa felice». Burattini ieri ha detto che farà denuncia in questura per le scritte alla vetrina anche se non erano dirette certamente a lei e al suo locale che lo ha in proprietà con un altro parente. L’ex assessore è anche entrata all’interno per controllare che non fossero stati danni. «Gli estremismi a mio dire – ha commentato Burattini – sono tutti sbagliati a prescindere che siano di destra o di sinistra. E’ un fatto grave questo».
Gli attivisti di Casapound si sono dispiaciuti che chi non c’entrava nella con la sede ci sia andato di mezzo e si sono offerti di rimediare al danno. «Andremo a pulire in serata (ieri sera, ndr) – ha detto Emanuele Mazzieri, coordinatore cittadino di Casapound e candidato alle ultime elezioni politiche – perché per un mero errore non hanno colpito la nostra vetrina. Noi ci siamo accorti prima dell’ora di pranzo perché eravamo stati in sede per ultimare dei lavori in attesa dell’inaugurazione che è confermata per il 6 ottobre. Ci siamo messi a ridere perché chi lo ha fatto non ha nemmeno capito quale sarà il nostro locale. Noi comunque non ci fermiamo e andiamo avanti».
L’apertura della sede anconetana di Casapound ha portato subito a schierarsi contro questa inaugurazione Altra Idea di Città perché «a forza di aggressioni, ferimenti e minacce, propugna – scrive la lista civica in una nota - il fascismo del terzo millennio. La propaganda fascista, esplicita nei proclami e nelle manifestazioni di Casapound, è contraria alla Costituzione e alimentarla genera fortissime tensioni che minacciano la pace sociale che regna nel capoluogo marchigiano. Invitiamo tutte le forze democratiche e antifasciste della città ad una mobilitazione popolare».