REDAZIONE ANCONA

Scoperta truffa del finto carabiniere. Fermati in due, refurtiva recuperata

I carabinieri di Castelfidardo hanno trovato i gioielli rubati a un’anziana di Osimo: le avevano raccontato la falsa notizia dell’arresto del figlio per l’investimento di una bambina. Altre segnalazioni da Filottrano.

Orologi e monili erano stati presi dai truffatori per la falsa notizia dell’arresto del figlio. La refurtiva recuperata in macchina

Orologi e monili erano stati presi dai truffatori per la falsa notizia dell’arresto del figlio. La refurtiva recuperata in macchina

Hanno controllato una macchina con due uomini a bordo e all’interno hanno trovato un sacchetto in plastica con gioielli in oro, di cui i due non hanno saputo giustificare la provenienza.

I carabinieri di Castelfidardo hanno capito subito che quei gioielli erano stati sottratti, la mattina prima, a un’anziana di Osimo, con il metodo dell’ormai nota truffa del falso maresciallo. La donna in pratica aveva ricevuto una chiamata sul telefono fisso, con cui un sedicente maresciallo dei Carabinieri le aveva dato notizia che suo figlio era stato arrestato perché, alla guida dell’auto, aveva causato l’investimento di una bambina. "Per evitare conseguenze più gravi deve pagare alla controparte settemila euro", le ha detto con tono intimidatorio. Pochi minuti dopo, si era presentato per la riscossione un giovane, che, raggirando la donna, era riuscito a farsi consegnare tutti i gioielli presenti in casa, del valore solo orientativamente vicino alla somma richiesta. È stata grande la gioia della signora, quando, nel pomeriggio, i Carabinieri le hanno restituito tutti i gioielli sottratti, alcuni dei quali hanno, oltre all’ingente valore economico, anche un grande valore affettivo. I due, un 41enne e un 29enne provenienti dall’entroterra partenopeo, sono stati portati a Montacuto, arrestati nella flagranza del reato di truffa aggravata. Di denunce di tentate truffe ne stanno arrivando tantissime in questi giorni al comando osimano: a Filottrano i truffatori, sostenendo di essere carabinieri, hanno richiesto denaro e gioielli per rimettere in libertà la figlia della signora vittima della telefonata, trattenuta in caserma per aver causato un brutto incidente, e, sempre a Castelfidardo, ieri pomeriggio si sono presentati alla porta di un’altra donna, 88enne, dopo una telefonata che forniva dettagli agghiaccianti sulla finta morte di un parente. In questo caso un ragazzo si è presentato alla porta: "Sentendosi troppo osservato dai vicini, è corso via salendo su una macchina ferma in fondo alla strada mentre l’anziana rimaneva sull’uscio con un sacchetto pieno di monili", racconta la nipote della donna che ha dato l’annuncio su Facebook per allertare quante più persone possibili. Le indagini sono in corso.

si.sa.