"Dare informazioni sbagliate o incomplete sullo stato di salute di una nostra partecipata potrebbe arrecare danni, perdite e in genere avere conseguenze serie sulla stessa. La Regione sta cercando di fissare la quota di riparto per Conerobus e più avanti ce lo comunicherà. Speriamo possa ottenere qualcosa di più visto che da sempre le Marche sui rimborsi è sempre stata la cenerentola d’Italia". A esprimere il senso di preoccupazione è stato l’assessore con delega ai rapporti con Conerobus, Giovanni Zinni, durante la Commissione di ieri mattina. Preoccupazione poi sfociata nel muro contro muro con Carlo Pesaresi (Ancona Diamoci del Noi): "Davvero lei non è a conoscenza della reale situazione di Conerobus? Non ci posso credere, ci dica di più, come sta andando, il risultato della performance nel 2024. Evitare queste comunicazioni per timore di eventuali reazioni da parte di banche e fornitori non lo accetto. È un anno e mezzo che lei assessore Zinni ci sta dando delle risposte ovvie, scontate, vogliamo fatti. Siamo in una Commissione consiliare, non al bar, i lavori che si fanno qui servono proprio a questo". Il dibattito a distanza, Zinni in presenza e Pesaresi da remoto, ha evitato che la discussione trascendesse fino a ripetere le scene, poco edificanti, viste nella stessa aula lunedì con lo show dell’assessore Tombolini contro la minoranza. Il vicesindaco Zinni, dopo aver riservato il solito attacco alla stampa, ha preferito fare il pompiere: "La situazione di Conerobus è normale, posso assicurare che non sarà necessario portare i libri in tribunale e che anzi ci sono i primi, piccoli frutti. Sbagliato creare allarmismi".
CronacaScontro Zinni-Pesaresi: "Davvero assessore non conosce i conti?"