Ancona, 20 ottobre 2021 - Dopo la "fumata nera" di ieri sul tavolo di crisi al Mise, oggi i dipendenti degli stabilimenti Elica di Mergo e Cerreto d'Esi rispondono al "risultato deludente" con uno sciopero di 8 ore. La linea di Fiom, Fim e Uilm è dura: "Il sindacato può condividere l'idea di recuperare efficienza e competitività al fine di avere una fabbrica più solida, ma non il progetto di puro e semplice ridimensionamento".
Al tavolo di ieri, l'azienda - che nel piano strategico 2021-2023 ha previsto 409 esuberi su 560 addetti impiegati nel Fabrianese - si era presentata con la proposta di considerare salvabili alla fine del 2023 altri 75 posti di lavoro, che si vanno ad aggiungere ai 145 recuperati attraverso il rientro dalla Polonia delle produzioni dell'alta gamma. Un passo giudicato insufficiente dai sindacati, che hanno ripreso lo stato di agitazione, indetto 8 ore di sciopero per oggi e convocato nuove assemblee con i lavoratori per concordare altre forme di protesta.