PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Il triste sbarco dei 111 migranti ad Ancona. “La morte della bimba si poteva evitare”

La Ocean Viking è arrivata ieri alla banchina 19. La piccola di 7 anni è deceduta dopo essere stata salvata in mare

Lo sbarco dei migranti ad Ancona

Lo sbarco dei migranti ad Ancona

Ancona, 1 febbraio 2025 – Ocean Viking è arrivata ieri attorno alle 15 alla banchina 19 del porto di Ancona e subito sono partite le manovre per l’accoglienza dei 111 naufraghi recuperati nel Mediterraneo.

L'arrivo e l'accoglienza dei naufraghi

Come sempre, tutto è filato via liscio, ma il pensiero è andato subito a chi non ce l’ha fatta, ossia la bambina siriana di 7 anni soccorsa e rianimata proprio dall’equipaggio della ong francese Sos Mediterranée, recuperata da un elicottero e trasportata in un ospedale a Malta, dove però è morta.

I migranti dopo lo sbarco ad Ancona
I migranti dopo lo sbarco ad Ancona

Un tragico ricordo

Nessun lieto fine, soltanto l’aggiornamento, tragico e carico di vergogna, delle vite umane perse durante la ‘roulette russa’ delle attraversate via mare nel canale di Sicilia. Stavolta è toccato a una bambina di appena 7 anni che, assieme alla sua famiglia, cercava una vita migliore in Italia o, molto più probabilmente, in nord Europa. “Questo sbarco sa di rabbia perché una bambina di 7 anni non è sopravvissuta al viaggio. Suo padre ha raggiunto la salvezza da solo. Tutto questo poteva essere evitato. Siamo indignati” ha commentato su X la ong Sos Mediterranée.

Le operazioni al porto

La nave costruita in Norvegia è arrivata ieri pomeriggio al porto di Ancona con 111 migranti tra cui 11 minori non accompagnati e quattro donne. Lo sbarco è andato avanti per alcune ore con i soliti, contestuali accertamenti sanitari, di identificazione e assistenza, coordinati dalla Prefettura di Ancona.

Ad attendere la nave col personale della ong francese – al suo quinto attracco ad Ancona dal 10 gennaio 2023 (in totale gli approdi nello scalo dorico salgono a 14 in poco più di due anni), il primo toccò proprio alla stessa organizzazione – un vero e proprio esercito di persone. Decine e decine di funzionari e volontari in rappresentanza di istituzioni (prefettura, questura, non abbiamo notato alcun membro dell’amministrazione comunale), forze di polizia, soccorritori e area medica, personale delle associazioni e così via. Tuttavia, non si sono registrate criticità per le condizioni di salute dei naufraghi a bordo della Ocean Viking: “Tutto sta andando avanti senza problemi – ha detto il vice prefetto di Ancona, Davide Garra, presente alla banchina 19 ieri pomeriggio – Il meccanismo ormai è ben oliato”.

Ben rappresentata la Croce Rossa Italiana: “Le situazioni sono molto simili – sono state le parole di Anna Maria Tittarelli, delegata regionale per l’area emergenza della Cri – ciò che accomuna tutto e tutti è il desiderio di queste persone di essere accolte e noi con le forze che sono qui siamo pronti ad accoglierli, curarli e poi destinarli ai vari centri di accoglienza. Oltre alla drammatica storia della bambina, non ci sono ora criticità particolari. È tutto nella norma. Non ci sono bambini a bordo, i minori sono dai 14 ai 17 anni”.

Destinazioni dei migranti

Dopo le operazioni di sbarco, 55 migranti saranno ospitati in centri delle Marche (15 della provincia di Ancona, 14 di Pesaro Urbino, 13 del Maceratese, 7 in provincia di Ascoli Piceno e 6 del Fermano) mentre altri 56 verranno trasferiti in strutture del Piemonte. Gli 11 minori non accompagnati saranno accolti in centri in provincia di Macerata e Pesaro Urbino. Per quanto riguarda le nazionalità, a bordo della Ocean Viking c’erano persone originarie della Siria, del Pakistan e del Bangladesh, uno dei Paesi che il decreto legge del governo ha inserito tra i cosiddetti ‘Paesi Sicuri’. I 111 migranti approdati ieri al porto dopo il primo screening a bordo sono stati trasferiti al centro ‘Paolinelli’, alla Baraccola, a bordo di due pullman per lo svolgimento delle pratiche documentali prima dell’invio alle loro destinazioni.