PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Sanità, primo obiettivo del Pnrr. Ecco quindici centrali operative: "Ora ricoveri veloci e più servizi"

Nelle Marche un piano da 2,6 milioni per coordinare l’assistenza territoriale dei pazienti più fragili. Saltamartini: "Un grande passo in avanti per superare le carenze". Sarà potenziata la telemedicina.

Sanità, primo obiettivo del Pnrr. Ecco quindici centrali operative: "Ora ricoveri veloci e più servizi"

Sanità, primo obiettivo del Pnrr. Ecco quindici centrali operative: "Ora ricoveri veloci e più servizi"

In attesa di risolvere il problema delle liste d’attesa e di attivare le Case della salute e gli Ospedali di comunità, la Regione batte un colpo sul fronte dei target del programma Next Generation Eu attivando nelle Marche le 15 Centrali operative territoriali (Cot). Un piano da 2,6 milioni, che punta a riorganizzare il sistema della presa in carico dei pazienti fragili, creando una sorta di cabina di regia capace di fare dialogare le due anime della sanità regionale: ospedali e territorio. Va detto che la piena operatività delle Cot (da ieri, con la missione dei tempi centrata a pieno) non ha nulla a che vedere col problema delle liste d’attesa, dalla diagnostica agli interventi programmati, ma avrà una funzione fondamentale. "Abbiamo creato un sistema in grado di coordinare tutti i servizi sanitari – le parole dell’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini –, è un grande passo in avanti per superare le carenze nell’ambito dell’assistenza territoriale e delle liste d’attesa. Le quindici Cot sono tutte operative, non solo dal punto di vista infrastrutturale, ma anche del personale: ognuna delle centrali ha il personale necessario per l’attività di coordinamento. Stiamo lavorando per garantire una sanità più vicina ai cittadini e in grado di dare risposte anche a fragilità e cronicità legate all’invecchiamento della popolazione". Ricoveri prolungati nei reparti di lungodegenza, specie in medicina, mancanza di coordinamento con le strutture per pazienti fragili, a partire dalle residenze protette, e con le Ast per quanto riguarda le cure domiciliari. Ecco, il nuovo sistema dovrebbe limitare perdite di tempo, ricoveri infiniti e soprattutto il caos nei pronto soccorso a causa di attese infinite per un posto letto. Tutti i movimenti saranno monitorati, tracciati, saranno in rete e coordinati. Ecco le Cot attivate: per l’Ast di Ancona due nel capoluogo, una a Jesi, una a Senigallia e una a Fabriano; per l’Ast di Pesaro e Urbino, una a Pesaro, una a Fano e un’altra a Urbino; per l’Ast di Macerata, una a Macerata, una a San Severino e un’altra a Civitanova; per l’Ast di Ascoli le due Cot saranno attive ad Ascoli e San Benedetto; per l’Ast di Fermo, infine, le Cot di Fermo e di Montegranaro. Le Cot attive si avvalgono di una piattaforma informatica, integrata e interoperabile con le aziende sanitarie e i sistemi informativi regionali, con la possibilità di consultazione del fascicolo sanitario elettronico. Sarà inoltre implementata la telemedicina. Alla Cot accedono però soltanto i professionisti della salute, non è previsto l’accesso da parte del cittadino.