
Per colpa dei lavori ai Tre archi, i ristori ai commercianti non sono mai arrivati
A bilancio a fine luglio l’ormai ex primo cittadino di Osimo Francesco Pirani aveva inserito circa 20mila euro per i ristori ai commercianti del San Marco di Osimo, che, per la seconda volta nel giro di pochi mesi, hanno visto la chiusura della porta di ingresso cittadina. I Tre Archi ora risplendono di rinnovata bellezza dopo gli imponenti lavori di restyling durati dall’estate all’autunno, ma i commercianti quei soldi non li hanno ancora visti. In pratica non è stato fatto e pubblicato il bando necessario affinché i commercianti che lamentassero perdite del fatturato potessero partecipare quantificando almeno la stima di tale rimessa. E così i soldi non sono stati erogati. Si dicono delusi quegli osimani, i cui animi si sono scaldati durante due Consigli di quartiere ravvicinati. Le Liste civiche da sempre commentano: "Il Comune dovrebbe procedere quanto prima a liquidare i ristori per gli esercizi commerciali e attività economiche che hanno subito danni dalla chiusura di Porta Vaccaro dal luglio all’ottobre scorso. Hanno diritto di essere sostenuti". Sarebbero dovuti terminare per la fine dell’anno ma i lavori al tetto della chiesa di San Marco Evangelista sono ancora in corso e proseguono quelli all’istituto Campana per l’istruzione permanente in pieno centro. I magazzini Campanelli sotto il teatro La nuova Fenice sono pressoché terminati e si attende con ansia l’apertura dello spazio culturale ed è appena partito l’altrettanto imponente cantiere al Foro Boario sotto i Tre Archi per farne spazio ludico e non solo. Diversi i lavori di manutenzione ordinaria da completare, da via Orti Trainani a via Pietà, ad alcune criticità legate al patrimonio scolastico e alla gestione del territorio, come ad esempio manutenzione di fossi e alberature pericolose. Atteso con ansia l’imminente avvio del Piano asfalti che doveva partire già prima delle amministrative. In considerazione del poco tempo a disposizione dopo il suo insediamento, l’Amministrazione comunale diretta dal commissario prefettizio poi non ha potuto valutare le richieste di sovvenzioni e contributi per l’associazionismo che sta soffrendo per tale motivo. Rischia la sopravvivenza a dir la verità. Però il Comune si è attivato subito a gennaio e c’è tempo fino a domani per inviare la richiesta di contributo al protocollo del Comune. Le indicazioni sono state pubblicate sul sito del municipio.
Silvia Santini