E’ stato dato l’assenso ai lavori dell’Astea per la sistemazione della frana su via d’Ancona a Osimo provocata dall’alluvione a settembre. I lavori, interrotti bruscamente non appena iniziati per vari problemi tecnici e burocratici, potranno proseguire e dovrebbero durare almeno 40 giorni. E poi sono finalmente partiti i lavori di realizzazione delle casse di laminazione per evitare allagamenti nelle frazioni di Osimo Stazione e San Biagio. Le piste di lavoro sono cominciate alla fine di via Oscar Romero verso la collina che sale a Santo Stefano. Sono le prime due vasche di espansione finanziate. Intanto qualcosa si muove anche per i ristori agli alluvionati della zona a sud di Ancona. A comunicarlo il consigliere democrat Simone Pugnaloni: "Ringrazio gli onorevoli Augusto Curti e Irene Manzi che hanno presentato un emendamento alla finanziaria per sostenere il ristoro dei danni post alluvione del 18-19 settembre che ha gravemente colpito la Valmusone in particolar modo Osimo, Camerano, Ancona, Numana, Loreto. Stessa sostegno avverrà al Senato da parte del senatore Francesco Verducci. Dopo l’assemblea tenutasi all’hotel Concorde dal Comitato alluvione Marche con la regia di Andrea Pesaresi ed Arnaldo Ippoliti, resi la mia disponibilità ad invitare i parlamentari che conoscevo e ciascuno di loro aderì con la propria presenza. Una richiesta di finanziamento per 120 milioni di euro per chi è rimasto senza casa e non solo. Spero che anche i deputati del centrodestra si impegnino con la loro proposta".
CronacaSan Biagio, due sorrisi in un giorno. Vasche di espansione e lavori frana