La sala dell’ex Fondo Mole al primo piano del Teatro delle Muse sarà intitolata ad Artemisia Gentileschi, la straordinaria pittrice caravaggesca, autrice, tra gli altri del notissimo quadro "Giuditta che decapita Oloferne" e vittima di violenza. Ad annunciarlo è stata l’amministrazione comunale dorica durante il convegno dedicato alla toponomastica femminile (organizzato l’altro ieri dall’Associazione Reti Culturali), tema seguito nei giorni scorsi dal Carlino. La paternità dell’intitolazione della ‘Sala Artemisia Gentileschi’ è stata dell’assessore alla Cultura Anna Maria Bertini.
Una città, Ancona, dove appena il 3% di vie e piazze sono dedicate a donne, tema emerso nel convegno e sottolineato dal Carlino che nei giorni scorsi ha pubblicato anche la ‘lista d’attesa’ delle intitolazioni in città. Ora questo cambio di passo: "Gli studi sulla toponomastica – ha detto l’assessore alle Pari opportunità Orlanda Latini – hanno messo in luce il fatto che i nomi delle donne sono in quantità veramente inferiore rispetto ai nomi degli uomini. Anche questa è una forma di discriminazione. Si sta cominciando a procedere nella direzione di un cambio di tendenza, proprio su impulso dell’assessore alla Cultura Anna Maria Bertini. Le intitolazioni sono azioni che conferiscono visibilità e aumentano la consapevolezza sul ruolo delle donne nella storia e nel mondo".
Presente al convegno anche Antonella Andreoli, assessore con la delega ai servizi demografici: "La toponomastica femminile è un tema importante che non riguarda soltanto la città di Ancona ma tutto il nostro Paese. Sappiamo che in tutta Italia le intitolazioni a figure femminili di vie, piazze e strade purtroppo sono molto limitate: in percentuale, tra il 3 e il 5 per cento del totale. In base a una nostra prima analisi, Ancona conferma questi dati".