Un paese a 380 metri sul livello del mare, aria buona, cibo sano e con tanti anziani, spesso soli. Qui la vita media si allunga eppure il paese rischia di restare senza medico di famiglia. Uno dei borghi della Vallesina caratterizzato da scorci unici che la Regione ha annunciato di voler valorizzare rischia di spopolarsi ancora e sempre più e di morire. Sono circa 300 gli anziani che ancora vivono nel borgo, spesso con i figli lontani. Ad oggi non ci sono né farmacia, né bancomat solo un bar, un alimentari e un ristorante e l’ufficio postale è aperto un giorno a settimana. Alcuni anziani portano in Comune le ricette mediche e i soldi dentro una busta e il sindaco o il messo comunale scendono nella frazione di Angeli a comprare i farmaci per poi riportarli su. Sette chilometri andata e ritorno, impossibili da percorrere da chi è senza auto. Ecco che la notizia del taglio dell’unico medico di base che oggi due volte a settimana visita gli anziani e prescrive loro farmaci, è piombata come un macigno tra le famiglie di Rosora. Alcuni, saputo che Rosora resterà senza medico dal primo gennaio, hanno chiesto al sindaco ma anche all’opposizione di farsi sentire con Regione e Ast che però ha un problema di carenza di medici di medicina generale disposti a spostarsi tra i vari Comuni della Vallesina. Altri si sono rivolti al tribunale del Malato. Il sindaco Fausto Sassi ha proposto di istituire, tramite pulmino, un servizio di trasporto degli anziani ad Angeli dove il medico di famiglia c’è.
Ma la proposta non è stata proprio ben digerita da anziani di 80-90 anni che hanno difficoltà a muoversi e non riescono a pensare di salire su un pulmino. "Ci stiamo adoperando – spiega il sindaco Fausto Sassi –, chiedendo all’Ast tramite il distretto di Jesi, di far venire il medico magari una volta a settimana. Ma a quanto pare non è semplice. Ci sono problemi anche con la guardia medica in Vallesina. Stiamo cercando di dialogare con il medico di Montecarotto per convincerlo ma non è semplice. Abbiamo anche pensato al pulmino gratuito per portare gli anziani ad Angeli. Mi rendo conto delle difficoltà dei più anziani e io stesso mi adopero per andare in farmacia ad Angeli dove abito, per loro conto. Ma non è affatto semplice e il problema riguarda diversi borghi".
In prima linea c’è la battagliera Anna Maria Pontonio, ex commerciante di origini romane che da molti anni vive a Rosora: "Già un anno fa hanno tolto il medico a Rosora per portarlo ad Angeli. Poi è stato reintrodotto grazie ad un accordo con quello di Montecarotto. Ma ora ci risiamo, tra poco più di un mese saremo senza medico. Si propone un pulmino, per questi anziani, ma io dico: ‘Li vogliamo forse far morire?’ Qui in paese restano poche attività commerciali ma ben funzionanti e attrattive come il ristorante ma mancano i servizi pubblici: non abbiamo un bancomat e ora anche il parroco don Giuliano purtroppo si è ammalato. Se ci tolgono anche il medico siamo destinati a morire. Ho scelto Rosora perché è un posto meraviglioso, me ne sono innamorata ma ogni anno si spopola sempre più. E’ necessario che le istituzioni si facciano sentire in Regione affinchè ci lascino almeno il medico. Non chiediamo mica la luna".
Anche il parrucchiere Stefano Salvoni chiede di trovare una soluzione: "Non possiamo certo perdere il medico. Gli anziani sono davvero preoccupati. L’auspicio è che maggioranza e opposizione si uniscono per mantenere questo prezioso servizio pubblico nel nostro meraviglioso paesino (in totale quasi 1.800 anime, ndr)".