REDAZIONE ANCONA

"Roberto ha già dato un grande contributo"

Il governatore Acquaroli difende Mancini come testimonial delle Marche nonostante la fine del suo incarico in Arabia Saudita. Il Pd insiste sull'addendum al contratto legato alla promozione regionale.

Il governatore Acquaroli difende Mancini come testimonial delle Marche nonostante la fine del suo incarico in Arabia Saudita. Il Pd insiste sull'addendum al contratto legato alla promozione regionale.

Il governatore Acquaroli difende Mancini come testimonial delle Marche nonostante la fine del suo incarico in Arabia Saudita. Il Pd insiste sull'addendum al contratto legato alla promozione regionale.

Non arretra di un centimetro il governatore Francesco Acquaroli e continua a difendere a spada tratta il ruolo di Roberto Mancini da testimonial della regione. Da giovedì sera l’allenatore jesino non è più alla guida dell’Arabia Saudita, la Nazionale di calcio che ha allenato dopo l’esperienza con l’Italia: si è separato di comune accordo. Era arrivato qui dopo l’addio agli azzurri, con i quali ha vinto l’Europeo nel 2021, e la successiva decisione, nell’agosto 2023, di guidare la selezione saudita. Una circostanza che aveva determinato i primi mugugni nelle Marche. E in particolare quelli dell’opposizione. Fatto sta che Acquaroli ha sempre tirato dritto per la sua strada. Così anche ieri: "Roberto Mancini ha già dato un contributo importante alla nostra crescita e potrà continuare a farlo. La collaborazione prescinde dalle sue vicende sportive", l’intervento del presidente della Giunta regionale. Per Acquaroli, Mancini "è un marchigiano conosciuto nel mondo, che ha raggiunto successi incredibili, non paragonabili a tante altre figure, e con cui continueremo a collaborare", ha aggiunto al Carlino.

In tutto questo il Pd continua ad incalzare sull’addendum al contratto, quando si è scelto di legare il suo ruolo alla promozione delle Marche nel territorio extra Unione Europea. Non sono stati annunciati, ad oggi, eventi con Mancini in Arabia Saudita e, visto il suo probabile ritorno a casa, non sembrerebbero neppure imminenti. Ammesso che, poi, qualcosa, si farà. Ma da Palazzo Raffaello non è mai stata nascosta la volontà di realizzare una sorta di "missione" con le imprese a quelle latitudini.