NICOLO' SCOCCHERA
Cronaca

Robert Lewis risponde all'esclusione dalla Vigor Senigallia: "Nessuna inadempienza"

Lewis replica alle accuse di inadempienza e difende il suo operato nella Vigor Senigallia, parlando di divergenze gestionali.

Da sinistra, Federiconi, Lewis e Meggiorin: era aprile dello scorso anno

Da sinistra, Federiconi, Lewis e Meggiorin: era aprile dello scorso anno

Non si fa attendere la risposta di Robert Lewis. L’avvocato statunitense, sino a qualche ora fa ceo della Vigor, replica alle dichiarazioni del Presidente Franco Federiconi e dell’amministratore delegato Luca Meggiorin. L’assemblea dei soci ha infatti escluso Lewis dalla società senigalliese, Federiconi e Meggiorin hanno motivato la decisione affermando testualmente: "L’esclusione deriva dal fatto che Lewis non ha ottemperato a degli impegni presi".

Questo quanto affermato dall’attuale dirigenza, ma per Lewis le cose sono andate diversamente e replica: "Intendo precisare con fermezza che non corrisponde al vero quanto affermato in merito a una mia presunta inadempienza nei confronti della società, nella mia qualità di socio - spiega in una lettera -. Nel corso della mia partecipazione societaria, ho sempre adempiuto puntualmente e con trasparenza a ogni obbligo assunto, contribuendo attivamente al sostegno finanziario della Vigor Senigallia mediante l’immissione di risorse economiche personali".

Lewis difende così la sua linea e sottolinea di aver onorato i propri impegni. I vecchi soci per il momento non hanno snocciolato dettagli o aspetti economici, ribadiscono però che la società non è in pericolo. Subirà invece degli aggiustamenti il CdA.

"Ho soddisfatto il mio impegno economico quando sono entrato in società, versando il contributo richiesto dal Presidente per la stagione 2024/2025, seguito da altri contributi volontari per coprire alcune decisioni sbagliate della società e senza nessun contributo dagli altri soci - continua Lewis nella sua lettera -. Per altro al mio ingresso ho trovato l’allenatore già sotto contratto e molta resistenza nel completare la squadra e lo staff tecnico. Per rispetto del presidente e il territorio, avevo deciso per questa stagione di lasciare il potere decisionale nelle mani del presidente e dell’amministratore delegato in attesa della stagione nuova. A conferma della volontà di rafforzare la struttura finanziaria della società, è stata recentemente avanzata, da parte mia, una proposta di aumento di capitale. La scelta di interrompere il rapporto societario è stata pertanto una scelta del presidente e non è in alcun modo riconducibile a inadempienze, bensì a una divergenza di visione sulla gestione e sull’organizzazione della società. In tale contesto, appare naturale e coerente che le rispettive strade si separino. Ribadisco di aver sempre agito secondo principi di correttezza, responsabilità e nel rispetto dell’interesse della società".

Ancora tanti punti da chiarire, probabilmente non seguiranno altri comunicati ufficiali da parte della Vigor. Lo scossone societario è arrivato, ma la salvezza sul campo non è ancora in tasca.

Nicolò Scocchera