REDAZIONE ANCONA

Rissa e sangue per un portafogli. Tunisino massacrato di botte da due pakistani poi fermati

Violenza la sera di Natale in corso Carlo Alberto: gli aggressori sostengono che uno di loro fosse stato derubato da un nordafricano. Lo avrebbero raggiunto facendosi giustizia.

Violenza la sera di Natale in corso Carlo Alberto: gli aggressori sostengono che uno di loro fosse stato derubato da un nordafricano. Lo avrebbero raggiunto facendosi giustizia.

Violenza la sera di Natale in corso Carlo Alberto: gli aggressori sostengono che uno di loro fosse stato derubato da un nordafricano. Lo avrebbero raggiunto facendosi giustizia.

Le 22 della notte di Natale. Una serata apparentemente tranquilla, ad Ancona. Anche tra Piano e stazione. Fino a quando Corso Carlo Alberto non è stato trasformato, ancora una volta, in un set per una violenta aggressione ai danni di un cittadino tunisino di 33 anni. I poliziotti della Questura dorica lo hanno subito identificato ed è parso, agli occhi dei soccorritori, in evidente stato di alterazione psicofisica, in conseguenza dell’abuso di bevande alcoliche. A loro ha riferito di essere stato aggredito da due pakistani, che subito dopo si erano allontanati. Poco più avanti i due presunti aggressori sono stati individuati e, gli stessi, hanno chiarito ai poliziotti che uno dei due aveva subito il furto del portafogli all’interno di un autobus di linea, nei minuti precedenti alla zuffa. Una volta che si sono accorti del furto, i due pakistani sono scesi dal mezzo pubblico assieme al tunisino, per poi fermarlo all’altezza di Corso Carlo Alberto, forse immaginando che fosse stato lui. Ne è nato un acceso diverbio. In un primo momento lo avrebbero aggredito verbalmente, poi tentando di sferrargli un pugno. Non è chiaro quante volte e se il tunisino sia stato in effetti colpito. Per certo avrebbe presentato alcune ferite al volto e alle braccia, seppure non gravi. Sul posto, oltre alle volanti della Polizia di Stato, anche i militari dell’Esercito e, ovviamente, le ambulanze della Croce Gialla di Ancona unitamente all’automedica. Nonostante la presenza del personale sanitario, il tunisino classe 1991 avrebbe rifiutato le cure, una volta che è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette. La dinamica resta ancora tutta da chiarire. Nei primi momenti concitati del soccorso era peraltro circolata una strana ipotesi di un colpo di pistola esploso in aria, ma molto probabilmente si è trattato dell’esplosione di un petardo. La Croce Gialla di Ancona, inoltre, è intervenuta – sempre nella notte di Natale – in due centri di accoglienza dopo i diverbi tra alcuni occupanti. In una struttura era presente anche la Polizia. I litiganti sono stati portati a Torrette.