Il Wwf contrario al prelievo ghiaia nel fiume Esino per il rinascimento della spiaggia di Montemarciano. Il progetto, dal costo di circa 13 milioni di euro, prevede di prelevare sedimenti fluviale per un quantitativo di circa 350.000 mc da quattro diverse aree del letto del fiume Esino, per una lunghezza complessiva di 10 km, dal Comune di Jesi fino al mare, senza la presenza del Progetto Generale di Gestione del Fiume Esino ed un Programma per la gestione dei sedimenti, come previsto invece dalla L.R. 31 del 2012.
"Concordiamo con gli operatori economici interessati dall’erosione della spiaggia, causata da fattori antropici, come la presenza dell’Api e il mancato naturale trasporto di sedimenti al mare, che l’intervento di ripascimento senza protezione con scogliere sarà temporaneo destinato ad una durata limitata, prevedibile in qualche anno. Il progetto stesso dichiara che l’intervento di prelievo della ghiaia nel fiume Esino è calcolato per piene con tempi di ritorno di alcuni anni e quindi senza un effetto di lunga durata" spiega il wwf Marche in un comunicato.
Il fiume Esino, come la maggior parte dei fiumi in Italia, è stato oggetto negli ultimi decenni di una forte antropizzazione con l’occupazione delle aree di naturale espansione e la presenza di sbarramenti trasversali per il prelievo di acqua per differenti usi. Nel fiume Esino dalla sorgente alla foce sono presenti ben 33 sbarramenti artificiali.