REDAZIONE ANCONA

Rincorre la moglie e sfonda la porta di casa con un’ascia, salvata dai vicini

Da due anni perseguitava e picchiava la donna, l’ultima volta le aveva rotto un dito e la stessa ascia l’aveva già usata per spaccarle il parabrezza dell’auto: arrestato il 50enne a Monte Roberto (Ancona)

Una manifestazione per dire no alla violeza sulle donne

Una manifestazione per dire no alla violeza sulle donne

Ancona, 14 aprile 2025 – Non si è trattato purtroppo della scena saliente di un film thriller ma di pura e drammatica realtà. E' successo a Monte Roberto (Ancona) dove un uomo, 50 anni nella notte tra venerdì e sabato scorso, ha tentato di aggredire la moglie sfondando con un'ascia la porta della camera da letto, dove lei si era rifugiata.

La donna terrorizzata, è comunque riuscita a scappare e trovare accoglienza a casa dei vicini. È avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi a Monte Roberto (Ancona). I carabinieri hanno arrestato per maltrattamenti e lesioni un 50enne di origine macedone.

La vittima dei maltrattamenti ha poi raccontato che da due anni avrebbe subito violenze fisiche dal coniuge. L'ultimo episodio è avvenuto pochi giorni fa quando il 50enne l'ha inseguita in camera, impugnando un'ascia e poi le avrebbe rotto il cellulare. "Questa sera ti ammazzo”, le avrebbe urlato, contestandole un presunto tradimento con un un collega di lavoro. La moglie è riuscita a rifugiarsi dai vicini e a chiamare da lì i carabinieri.

Con l'ascia in mano, il 50enne avrebbe poi raggiunto l'abitazione del presunto amante, sfondando anche la sua porta di casa, ma non ha trovato nessuno. A quel punto l'uomo è tornato nella propria abitazione.

I carabinieri lo hanno portato in caserma e la moglie ha sporto denuncia. E non è la prima volta perché a gennaio la donna aveva già denunciato il marito dopo un litigio scoppiato in auto e durante il quale lui avrebbe sfondato il parabrezza con la stessa ascia.

Il giorno seguente l'avrebbe picchiata, rompendole un dito: per questo era ricorsa alle cure dall’ospedale da cui era uscita con una prognosi di 30 giorni. L’uomo inoltre dal 2024 era solito pedinarla e controllarle il telefonino.

L'arresto del 50enne, difeso dall'avvocato Antonio Gagliardi, è stato convalidato oggi dalla gip Sonia Piermartini che ha disposto per lui gli arresti domiciliari, oltre al divieto di comunicazione alla consorte e il braccialetto elettronico, non appena il dispositivo sarà disponibile.