Il rilancio dell’immagine della città passa anche attraverso il recupero di 8 chioschi in stato di abbandono. Questi contenitori, da anni non utilizzati, saranno assegnati in concessione a chi presenterà un progetto di recupero e rifunzionalizzazione e utilizzerà queste strutture per avviare una nuova attività. Lo ha stabilito la giunta nei giorni scorsi su proposta dell’assessore al Patrimonio Angelo Eliantonio.
I chioschi da recuperare si trovano sia nel centro città, sia in periferia e sono: il chiosco edicola di piazza Stamira (8 metri quadrati), quello di via Flavia (18 metri quadrati più 12,50 di corte), l’edicola di via Maestri del Lavoro (10 metri quadrati più 8 di corte); il bar di piazza Cavour che in passato ospitava il Caffè Latino e attualmente inagibile; il chiosco tabacchi di via Circonvallazione, inagibile (33 metri quadrati), l’edicola di via Camerano (38 metri quadrati), il bar, attualmente inagibile, di piazza Stamira e il chiosco di via Primo Maggio-zona Baraccola (27 metri quadri).
I partecipanti dovranno presentare una breve relazione che contenga l’attestazione del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, la descrizione dell’attività che si intende svolgere, l’intervento che si intende attuare sulla struttura, la stima dei costi a carico del concessionario, eventuali servizi aggiuntivi, utili per la collettività. L’avviso specifica alcuni elementi di preferenza: l’età del proponente, se uguale o inferiore a 35 anni, e la previsione di attività che siano indirizzate a promuovere prodotti tipici o attività tipiche del territorio della provincia di Ancona, l’ammontare dell’investimento.
Per il chiosco edicola di piazza Stamira, che è dotato di servizi igienici, inoltre, costituirà un elemento di preferenza la previsione della loro rifunzionalizzazione, manutenzione, pulizia e messa a disposizione per la collettività. L’istanza potrà essere presentata per uno o più chioschi, ma lo stesso operatore economico non potrà aggiudicarsene più di uno. Sono ammesse domande congiunte di più operatori per la concessione del singolo chiosco. La durata della concessione sarà definita in funzione dell’investimento necessario a riadattare le strutture all’uso proposto. La concessione avrà in ogni caso una durata minima di cinque anni, che potrà essere aumentata in base al business-plan proposto. Il canone sarà definito in fase di negoziazione sulla base dell’investimento previsto.